Gate Master – In Pursuit Of Forbidden Knowledge – Spavento astrale.

Gate Master – In Pursuit Of Forbidden Knowledge

Anno: 2022

Paese di provenienza: UK

Genere: black metal

Membri: Gate Master – voce, chitarra, batteria, synth; Anabelle Iratni – voce; Cold Void Desolation – chitarra, basso

Casa discografica: Repose Records

1. Anabelle

2. In Pursuit Of Forbidden Knowledge

3. My Ancient Wisdom

4. A Vision Known Before

5. Astral Scaring

6. Felsh And Bone

7. The Parallax

8. Love And Lore

9. Ritual… Declaration

Per capire quanto faccia sul serio Gate Master con il suo nuovo lavoro In Pursuit Of Forbidden Knowledge bastano le premesse dell’intro Anabelle, inquietante come pochi. A prova della perfetta sinergia con i suoi nuovi collaboratori questo raggelante lamento mistico porta il nome della cantante che, da questo momento in poi, scandirà un viaggio a metà strada tra il black metal e i sintetizzatori anni ‘80. Si, avete capito bene, e se la cosa potrà sembrarvi ardita scoprirete che le influenze sono amalgamate in maniera così saggia che non stonano per niente. In Pursuit Of Forbidden Knowledge è un assalto all’arma bianca, caotico, rumoroso, quasi confusionario per via della produzione ultra grezza, ma la semplicità compositiva aiuta a scorgere in caos organizzato di Gate Master proiettato in questo momento verso un black metal solidamente vecchia scuola scandinava. Le voci di Anabelle e Gate Master si uniscono creando un reparto vocale a due facce, ciascuno sottofondo dell’altro. My Ancient Wisdom apre ai synth, in un echeggiare continuo di rintocchi, sotto un tappeto che si fa’ sempre più ambient, un po’ alla Burzum seconda era.

L’avvio di Vision Known Before è sempre elettronico, in un via vai di sensazioni che riportano alle colonne sonore fumose di Carpenter, e come se già non si fosse osato abbastanza, ecco ergersi solenne una voce baritonale e riverberata tipica di certo black sinfonico stile Borknagar, Ulver o Arcturus. Astral Scaring riporta una ventata gelida di freddo norvegese in una scaletta che sembra porsi come un greatest hits di ciò che di meglio è stato parte del movimento black metal attraverso le sue mutazioni. Seguendo un’alternanza sistematica Felsh And Bone, con i suoi sette minuti, ci immerge in un fantastico paesaggio boschivo, gelato e nebbioso circondato dalle voci di Gate Master e Anabelle perfette per accompagnare un tappeto di synth minimale e melodico. Virulenta rompe subito gli indugi The Parallax, sfuriata purissima con il suo black metal secco, senza mai dimenticare un’innata passione elettronica che sfocia perfettamente nella strumentale Love And Lore, composizione di grandissima sapienza e gusto. Ritual… Declaration chiude come una sorta di contraltare cupo ma meno d’effetto dell’intro del disco.

Gate Master alla sua seconda incisione di avvale della collaborazione di Anabelle Iratni e Cold Void Desolation realizzando un miscuglio ispirato, coerente ed interessante di black metal e synth che non disprezza accorpare le declinazioni più crude e più atmosferiche del genere rendendo In Pursuit Of Forbidden Knowledge uno dei migliori dischi black metal degli ultimi anni. Un plauso anche per la copertina originale e molto interessante!

Voto: 9

Zanini Marco

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