Dylan Dog Le notti della luna piena

luna piena

 

Titolo: Le notti della luna piena

Anno: 1986

Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi

Disegni: Montanari & Grassani

Copertina: Claudio Villa

 

 

Siamo giunti al terzo appuntamento dell’ancora lunga serie del nostro “old boy” preferito.

In questa storia vediamo arrancare per i sentieri sconnessi e fangosi della Foresta Nera in Germania il maggiolino bianco targato DYD 666 con a bordo i nostri eroi Dylan e Groucho che si dirigono a Wolfburg.

Il viaggio nella foresta ricorda molto le scene del film “ Frankenstein junior” di Mel Brooks del 1974 quando il dottor Frankenstein e il suo assistente Igor si dirigono verso il nero castello lasciato in eredità dal nonno del dottore.

“Lupo ululà….castello ululì!!!” memorabile battuta di Igor alla vista del maniero misterioso nel film, ma tra le pagine di carta la spalla è Graucho, che ricalcando le battute del suo collega cinematografico ci riporta all’atmosfera della pellicola in bianco e nero.

I nostri eroi per la strada verso il castello intravedono tra gli alberi un uomo nudo che si aggira nella pioggia e che sparisce non appena viene illuminato dai fari della Volkswagen.

Raggiunto il maniero vengono accolti da Frau Blucher!!!!!

Nessun cavallo nitrisce al suo nome, la nostra storia parla di lupi e poi la donna che apre il portone non è altro che Helga Blucher che, con la sorella Edda, gestiscono quello che si scopre essere un collegio femminile.

Dylan , assunto dal padre di Mary Ann Price, si spara ventidue ore di viaggio in macchina per indagare sulla scomparsa della ragazza che pare sia sparita da nove mesi dal collegio senza lasciare traccia. Graucho ed il suo capo però non potendo rimanere ad alloggiare nell’ istituto decidono di trovare una locanda nei pressi del villaggio più vicino.

Ma l’accoglienza non sembra essere delle migliori….

E’ quasi tradizione che nei paesini sperduti nelle foreste del nord Europa gli abitanti siano un po’ diffidenti verso quelli che vengono da fuori, ma qui si esagera!!!!

Entrati in paese vengono presi di mira con un fucile di precisione e prima di fermare il cecchino rischiano di essere impallinati più volte.

A muovere il dito sul grilletto dello spaventato Rudy è la paura degli “stranieri”, uomini nudi , selvaggi che arrivando dalla foresta uccidono e rapiscono gli abitanti del villaggio.

Qualche notte più tardi un altra “straniera” si aggira per le strade del paese e l’unico coraggioso che le si avvicina è il Nostro che, senza macchia e senza paura corre incontro alla ragazza dai folti capelli scuri dietro i quali si nasconde Mary Ann.

Ma è tutta una trappola!!!!

Dylan verrà trascinato nel bosco dove incontrerà Helda che si rivela una maga malvagia.

Streghe e maghe sono da sempre icone di mistero e paura, soprattutto quelle nere come quella della nostra storia. La figura della strega ha radici molto antiche, già nella Bibbia si cita la strega Endor nota negromante. Ma le streghe diventano famose nel Medioevo con le loro scope e pentoloni ribollenti e nel Rinascimento vedremo una carneficina di donne dedite al Demonio da parte dell’ Inquisizione che giustiziava tutte coloro ritenute colpevoli di pratiche magiche e demoniache. La strega in quanto sposa del Diavolo ha poteri non naturali che usa per arrecare danno agli abitanti della propria comunità, ha spesso animali magici e rende onore al suo Oscuro Signore celebrando sabba spesso ai piedi di grandi alberi secolari. Vengono rappresentate come vecchie megere ma , continuando a leggere le avventure del Nostro , scopriremo che esistono streghe bellissime e che alla fine tanto cattive non lo sono , almeno non così cattive come risultano essere gli uomini…a volte.

La stessa Helga dirà a Dylan : “ NOI ESISTIAMO DA SEMPRE,E SEMPRE ESISTEREMO.LA NOSTRA E’ UNA CIVILTA’ PARALLELA: VIVIAMO IN MEZZO A VOI MA NON SIAMO COME VOI”

La fattucchiera rivela il mistero delle ragazze scomparse: nel bosco popolato da lupi è riuscita a dare facoltà agli esemplari maschi di trasformarsi in uomini che, nelle notti di luna piena, cercano ragazze per accoppiarsi ed evolvere la specie.

Ancora una volta Dylan salva capre e cavoli,almeno quelli che riesce perchè anche questo episodio è costellato di uccisioni… e torna a casa lasciando però un mistero nella foresta nera… un lamento viene trasportato dal vento tra le fronde degli alberi e una lupa si appresta ad allattare un cucciolo d’uomo….

Il terzo capitolo sembra una storia di lupi mannari ma in realtà,ragionando più a fondo è più una storia attuale e reale di quanto sembri. Il tema principale sono gli esperimenti sugli animali… lupi da trasformare in uomini per accoppiarsi con donne per creare una nuova razza!!!!

E’ la storia dell’umanità!!! L’uomo, inspiegabilmente, è stato dotato di grandi capacità intellettive che gli hanno permesso di evolversi e di piegare la natura al proprio volere. Non ci è dato di sapere per quanto tempo ancora la Natura sarà disposta a subire questo trattamento, ma nel frattempo l’uomo si sente in dovere di trasformare la materia, crearne di nuova, cambiando i sistemi e il funzionamento di un pianeta che è strutturato in modo da funzionare in modo armonico e che sempre più difficilmente riesce a mantenere i suoi naturali equilibri.

L’uomo troppo spesso distrugge questa armonia piegando gli elementi al suo volere e inseguendo benessere e progresso che in realtà si rivelerà fittizio.

Non si potrà giocare con la Natura per sempre,ogni tanto Lei si ribella scatenando sulla Terra calamità che inevitabilmente rovinano l’opera dell’uomo che imperterrito ricostruisce sempre dove Lei cerca di mettere a posto.

Un giorno tutto questo finirà,il sistema uomo non durerà per sempre, la Natura gioca questa partita con i suoi tempi e ogni giorno è buono per assistere a quella che tante religioni e culture chiamano “la fine del mondo”.

Ma non è questo il giorno: domani quando il sole si alzerà nel cielo ci saranno ancora uomini che inseguiranno quel desiderio di scoprire e cambiare, di piegare il tutto a favore di pochi fino a quando si tornerà alle cose semplici che fanno parte di questa terra, come un bambino che nasce in una grotta nel bosco.

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