CS: “Dimmi che va tutto bene” – Il Sistema di Mel

Dimmi che va tutto beneDimmi che va tutto bene” è il nuovo disco de Il Sistema di Mel, un disco, tra post rock, emo e grunge, con cui la band bresciana sviscera e esorcizza alcune storture insite nelle relazioni sociali dopo un trauma che ha messo a dura prova ogni rapporto.

L’album è nato proprio durante il primo lockdown ed è stato scritto a distanza attraverso una serie infinita di videochiamate e di scambi di preproduzioni che si sono poi concretizzate registrandole in studio dopo mesi d’attesa. Ne è uscito un disco dal suono sporco e graffiante, con una produzione volutamente più lo-fi rispetto al precedente “Addosso”, senza particolari sovraincisioni per un suono aderente alla resa live dei live. “Dimmi che va tutto bene” come il mantra urlato dai balconi e ripetuto ossessivamente alla ricerca di una serenità facile e istantanea, una serenità possibile ma mai così difficile da raggiungere davvero. Fra instabilità, incertezze e relazioni tossiche la band analizza ogni proprio rapporto senza autoindulgenza per capire cosa si è sbagliato e per tentare di salvare i legami che contano davvero.

Tornare a casa”, l’incipit del disco, paradossalmente ne conclude la narrazione, in un lieto fine sudato e sofferto che ci permette di incontrare di nuovo gli altri senza paure. “Sottosopra” utilizza una citazione a Stranger Things per parlare del ghosting e dei luoghi bui in cui può catapultarci. “Distanti” è il lento romantico del disco fra costruzioni mentali, desideri nascosti e la nostalgia di quella volta in cui si è rimasti senza soldi per riparare l’auto rotta. “Frammenti” e “Un’altra volta”, più o meno centrali nella tracklist, sono il cuore della crisi e parlano rispettivamente di una persona spossata da una quotidianità senza affetto che arriva a volersi togliere la vita e della solitudine che si prova quando si è circondati da una folla ma manca l’unica persona che si attendeva. “Pigiama”, è un intermezzo acustico che didascalicamente parla di isolamenti (obbligati o autoindotti) che possono portare a stati depressivi e abbassa i toni per poi, in contrasto, concludere con l’impatto di “Chamel N.5” imponente strumentale post-rock con cui la band ci abbraccia e si congeda in un ultimo sfogo.

LInk di ascolto : bfan.link/dimmi-che-va-tutto-bene

Il Sistema di Mel sono quattro amici che suonano insieme per sfuggire alla noia della provincia, fortemente ispirati da tutta l’ondata emocore / post hardcore ‘90 e ‘00 fondono le loro influenze in melodie emotive che sfociano in modo corale in trascinanti crescendo densi di tensione.
Il sistema di Mel sono: Federico Mingardi (voce, chitarra), Paolo Bosio (chitarra), Simone Mazzenga(basso, cori) e Francesco Alberti (batteria).
Influenze: Mineral, The Hotelier, Taking back sunday, Foxing, Sunny Day Real Estate
Tracklist:
1. Tornare a casa
2. Sottosopra
3. Distanti
4. Frammenti
5. Un’altra volta
6. Pigiama
7. Chamel n.5
Credits: Testo e musica de Il Sistema di Mel. Direzione artistica, registrazione e mix di Francesco
Tavoldini al Gotama Studio. Master di Pierpaolo Alessi. Artwork a cura di Paolo Lazzaroni.
Uscite precedenti:
– B (EP, 2015)
– Felida X (EP, 2016)
– Riempimi la testa con un mare di cemento (Album, 2017)
– Addosso (Album, 2020)

Si ringrazia DELTA – Ramificazioni Culturali per il materiale

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