Accadde nel 1975 approfondimento sui fatti pt 3

11 novembre In Angola viene proclamata l’indipendenza

Quando i portoghesi arrivarono in Angola nel 1476 iniziarono la colonizzazione. Il controllo totale si concluse nel XX secolo. L’Angola diede il più grande contributo di schiavi dell’epoca arrivando a rifornire anche l’America.

Gli angolani, ormai stanchi, incominciarono a reagire alla sottomissione portoghese ed infatti nel 1956 ci fu la nascita del Movimento popolare per la Liberazione dell’Angola (MPLA) dichiaratamente marxista. In seguito nacquero anche altri due movimenti popolari: FLNA, nel 1962, e UNITA, nel 1966.

I tre movimenti combatterono contro i portoghesi, ma in realtà avevano matrici politiche totalmente contrapposto.

Infatti quando in Portogallo, nel 1974, ci fu la rivoluzione dei garofani con il rovesciamento del governo fascista e l’Angola ottenne la tanto sospirata indipendenza, proclamata l’11 novembre 1975, i tre movimenti si affrontarono in una vera e propria guerra civile per il controllo, prima della capitale Luanda e in seguito di tutto il territorio angolano.

In questo contesto l’MPLA ebbe l’appoggio dell’Unione Sovietica mentre gli altri due degli Stati Uniti, del Sud Africa e dello Zaire.

Il primo presidente della Repubblica Popolare dell’Angola fu Agostino Neto fondatore del MPLA.

13 novembre 1975 Il massacro della famiglia Graneris

La tranquilla provincia italiana, a volte, nasconde sotto le braci della sonnolente esistenza, drammi pronti ad deflagrare.

Vercelli è il palcoscenico dove la diciottenne Doretta Graneris matura il tragico proposito che scuote l’opinione pubblica. La ragazza cresce in una famiglia della media borghesia, non ci sono problemi economici ma il padre, proprietario di una officina gommista, non è abituato a sperperare il denaro.

In casa la ragazza vive con il padre Sergio, la madre Itala e il fratello, di tredici anni, Paolo.

Con i primi guadagni Sergio compra una casa abbastanza grande per poter ospitare anche gli anziano genitori della moglie.

Doretta si diploma al Liceo Artistico e come molti giovani ha spesso discussioni con i genitori. Siamo nell’ambito dei normali contrasti generazionali che però nella ragazza, che vive profonde frustrazioni personali, la severità, le limitazioni e i divieti continui fanno nascere un risentimento che aumenta fino a trasformarsi in odio.

Guido Badini, orfano di entrambi i genitori, è il fidanzato della ragazza. Ragioniere, disoccupato e con poca voglia di lavorare, non raccoglie grandi consensi in casa Graneris. Psicologicamente debole, Doretta manovra a proprio piacimento Guido, che si lascia condurre facilmente. Nasce un rapporto di grande complicità. I ragazzi rifiutano una vita con privazioni, ambiscono il denaro. E il denaro la famiglia Graneris pare lo abbia. Ma meglio fare un passo per volta. I ragazzi decidono di convivere anche se non hanno un lavoro che gli permetta di mantenersi. Si trasferiscono a Novara nell’appartamento di Guido e i Graneris provvedono al loro mantenimento. Dalla convivenza al matrimonio il passo è breve e per la fine di novembre viene fissata la data.

Malgrado Sergio Graneris non lesina gli aiuti economici e cerchi di accontentare i ragazzi, il risentimento di Doretta tracima come un fiume in piena e, con Guido, matura il proposito di annientare tutta la famiglia. In realtà il pensiero fisso della coppia è entrare in possesso dei 100 milioni depositati in banca, senza considerare che la vendita degli immobili porterebbe altri soldi.

Antonio Delia è un amico di Doretta, forse addirittura l’amante, con precedenti penali, che accetta di aiutare la coppia nel proposito criminale.

La sera del 13 novembre Antonio dopo aver rubato una Simca 1300 accompagna la coppia a casa dei Graneris. Tutta la famiglia si trova davanti alla televisione e dopo aver discusso per l’imminente matrimonio inizia il massacro.

Con una Beretta e una Browning i ragazzi esplodono 17 colpi.

Doretta spara tre colpi a vuoto e non riesce a raggiungere nessuno, ma Guido è abile e con estrema freddezza spara uccidendo i due uomini, quindi le donne e anche il piccolo Paolo viene ucciso senza pietà mentre, ferito, cerca di scappare. Il cane si mette ad abbaiare e non viene risparmiato neanche lui. La coppia a questo punto si allontana con Antonio che nel frattempo aspettava in macchina e dopo aver dato alle fiamme la macchina, con una Fiat 500 presa a noleggio si recano ad una festa.

I corpi senza vita vengono trovati la mattina del giorno dopo dalla madre di Sergio, e poco dopo Doretta e Guido vengono rintracciati dalle forze dell’ordine mentre tranquillamente passeggiano al mercato di Novara. La perquisizione a casa di Guido porta al ritrovamento di munizioni uguali a quelle ritrovate sul luogo del delitto, compreso anche un bossolo all’interno della sua Opel.

La coppia viene condotta in caserma e Guido non regge al lungo interrogatorio e confessa, seguito, poco dopo, anche dalla ragazza, che in un primo momento si assume tutta la responsabilità. Risulta però che Guido possegga delle armi e frequenta il poligono di tiro, questo particolare fa propendere gli inquirenti a non credere alla ragazza, ma ritenere Guido il probabile assassino. Quando il ragazzo incomincia a a scaricare la colpa sulla fidanzata, anche Doretta cambia versione a sua volta.

Viene anche richiesta una perizia psichiatrica che conferma la totale capacità della coppia di intendere e volere.

Nell’aprile del 1978 la Corte d’Assise di Novara riconosce Badini “ideatore ed organizzatore”e i due vengono condannati all’ergastolo e la pena verrà confermata dalla Cassazione nel 1983.

Doretta Graneris, che nel frattempo si laurea in carcere in architettura, nel 2000 ottiene la libertà condizionale. Guido Badini, dopo aver goduto il regime di semilibertà nel 1993, quattro anni dopo ritorna in carcere perché coinvolto in un traffico di droga.

Guido Badini e Doretta Graneris

Antonio Delia viene considerata una presenza secondaria e grazie anche al riconoscimento di seminfermità mentale viene condannato a 22 anni di carcere.

20 novembre muore Francisco Franco

Nato il 4 dicembre 1892 a El Ferreol in Galizia Francisco Franco a 14 anni entra all’Accademia Militare di Toledo, dimostra di essere portato per la vita militare, infatti a soli 34 anni viene promosso generale. Animato da fiero Nazionalismo e anticomunismo, Franco, ha un ruolo di primissimo piano nella guerra Civile Spagnola.

Nel 1936 le elezioni in Spagna vedono la vittoria della sinistra. Questa vittoria genera violenze con scontri e attentati in tutto il paese. La Spagna si divide politicamente in due schieramenti contrapposti: i Repubblicani appoggiati dalla sinistra, e i nazionalisti dalla destra. Il conflitto assume anche rilevanza internazionale quando l’Unione Sovietica appoggia ufficialmente i Repubblicani mentre i Nazionalisti di Franco ricevono l’aiuto dalla Germania di Hitler e dall’Italia fascista di Mussolini. Ma quando anche Madrid, dopo tre anni di strenua resistenza, cadde sotto i colpi delle brigate del Generalissimo Franco la Spagna prese dolorosamente la strada della dittatura franchista. Il Caudillo de Espagna si affiancò con orgoglio agli altri due dittatori europei: il Fuhrer e il Duce.

I Repubblicani che non riuscono ad abbandonare in tempo la Spagna vengono giustiziati senza pietà dal dittatore, che impedisce ogni minima libertà politica, comprese anche le rivendicazioni sindacali. Poco tempo dopo in Europa viene sconvolta dalla seconda guerra mondiale. La Spagna di Franco assume un ruolo neutrale e non appoggia direttamente la Germania né l’Italia.

Francisco Franco

Il Generalissimo nel 1969 decide di appoggiare il ritorno della Monarchia nominando Juan Carlos di Borbone come suo successore. Bisogna però aspettare il 1975, quando dopo 36 anni di dittatura Franco, ormai con il morbo di Parkinson da tempo, muore il 20 novembre.

22 novembre. Juan Carlos di Borbone diventa il nuovo re di Spagna

Juan Carlos nasce a Roma il 5 gennaio 1938, figlio del terzogenito del re Alfonso XIII di Spagna.

Nel 1948 Juan Carlos ritorna con la famiglia reale a Madrid. In Spagna il Caudillo mantiene ancora il potere e i reali sono costretti a vivere emarginati dalla vita politica, finché nel 1969 Francisco Franco non decide di riportare la Monarchia in primo piano designando come suo successore Juan Carlos. Occorre aspettare ancora qualche anno, dopo la morte del Generalissimo, quando il 22 novembre 1975 Juan Carlos viene incoronato re Borbone I.

La promulgazione di una nuova Costituzione voluta dal nuovo regnante, consente alla Spagna di intraprendere un nuovo percorso democratico e di passare dalla dittatura franchista ad una Monarchia Costituzionale.

29 dicembre bomba all’Aeroporto La Guardia di New York. 11 morti

I premi Nobel:

Per la letteratura a Eugenio Montale

Per la medicina a Howard Martin Temin, Renato Dulbecco e a David Baltimore

Per la pace a Andrej Dmitrievic Sacharov

Sono morti la filosofa tedesca Hannah Arendt, il poeta, scrittore e regista Pier Paolo Pasolini, l’armatore greco Aristotele Onassis, il pittore e scrittore Carlo Levi e il dittatore spagnolo Francisco Franco.

SPORT

La Juventus vince il suo sedicesimo titolo, arrivando prima nel campionato di calcio del 1974-75.

Paolino Pulici del Torino con 18 reti vince il titolo di capocannoniere.

Varese, Ternana e Lanerossi Vicenza sono condannate a scendere in serie B.

La Coppa dei campioni viene vinta per la seconda volta dal Bayern di Monaco. La finale è giocata a Parigi e movimentata da violenti scontri a causa degli hooligans inglesi tifosi del Leeds.

Bayern di Monaco – coppa dei Campioni -1975-76

La squadra inglese, a causa delle intemperanze dei tifosi viene squalificata per due anni da qualsiasi competizione europea.

Aspre critiche da parte della stampa inglese per l’arbitraggio del francese Michel Kitabdjjan ritenuto a favore della squadra tedesca. Una partita, tra l’altro, con molti falli cattivi da una parte e dall’altra.

Alla fine il Bayern prevale per 2 a0 con reti di Franz Roth e il solito Gerd Muller.

La classifica dei marcatori vede Muller del Bayern e Markarov dell’Ararat al primo posto con 5 reti a testa.

La Coppa Uefa viene vinta ancora da una squadra tedesca: il Borussia Monchengladbach che piega gli olandesi del Twente di Enschede.

La partita di andata disputatisi a Dusseldorf finisce 0-0, ma al ritorno in Olanda i tedeschi dilagano battendo i padroni di casa con un perentorio 5-1.

Jupp Heynckes con una tripletta nella finale consolida il titolo di cannoniere del torneo con 11 reti. Allan Simonsen, autore di una doppietta al Twente, completa il successo della squadra tedesca finendo con 10 reti al secondo posto della graduatoria finale dei marcatori.

La Coppa delle Coppe è appannaggio della squadra Sovietica della Dinamo Kiev che sconfigge gli ungheresi del Ferencvaros di Budapest nella finale di Basilea del 14 maggio con un netto ed inequivocabile 3-0. Doppietta di Onyscenko e suggello finale di Oleg Blochin.

La classifica dei marcatori viene vinta dall’olandese del PSV Willy van der Kuijlen con 8 reti.

Fausto Bertoglio vince il giro d’Italia di ciclismo, secondo lo spagnolo Francisco Galdos e terzo Felice Gimondi. Per la prima volta la corsa si conclude con l’arrivo al Passo dello Stelvio.

Il Tour de France vede la vittoria del francese Bernard Thévenet, che batte il grande Eddy Merckx che si deve accontentare del secondo posto, mentre al terzo posto arriva il belga Lucie Van Impe.

La Coppa del Mondo si svolge in Belgio e tutti si aspettano la vittoria di Eddy Merckx, rimanendo però delusi perché la corsa la vince l’olandese Hennie Kuiper precedendo il belga Roger De Vlaeminck e il francese Jean-Pierre Danguillaume.

6 aprile Eddy Merckx vince il Giro delle Fiandre

Il torneo di tennis di Wimbledon vede nel singolare maschile in finale due Statunitensi. Arthur Ashe che batte Jimmy Connors.

Arthur Ashe

Nel singolare femminile la fortissima Billie Jean King in due set regola l’australiana Evonne Goolagong Cawley.

Vitas Gerulaitis in coppia con Sandy Mayer vince nel doppio maschile, Ann Kiyomura e Kazuko Sawamatsu il doppio femminile e Margareth Court con Marty Riessen vincono il doppio misto.

Nello sci Gustav Thoni vince la coppa di cristallo per il primo posto nella classifica generale maschile, mentre Annemarie Moser-Proll vince quella generale delle donne. Ma l’austriaca, sciatrice formidabile, s’impone anche nella discesa libera e nello slalom gigante, mentre nello slalom speciale è l’elvetica Lise Marie Morerod a vincere.

In capo maschile Franz Klammer vince nella discesa libera e Ingemar Stenmark s’impone nelle specialità dello slalom gigante e in quello speciale.

1 ottobre a Manila Muhammad Alì mantiene il titolo di campione del mondo dei pesi massimi battendo lo sfidante Joe Frazier.

Ali vs Frazier a Manila 1° ottobre 1975

Spettacolo cinema

9 aprile Federico Fellini vince il quarto Oscar con il film Amarcord.

Al cinema si vedono:

Qualcuno volò sul nido del cuculo

Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman, Amici miei di Mario Monicelli, Profondo rosso di Dario Argento, Lo squalo di Steven Spielberg, Barry Lyndon di Stanley Kubrick, The rocky Horror Picture Show di Jim Sharman, Fantozzi di Luciano Salce, Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet, Professione Reporter di Michelangelo Antonioni, Nashville di Robert Altman, Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, Nel corso del tempo di Wim Wenders, Rollerball di Norman Jewison, Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi, Yuppi Du di Adriano Celentano.

 

Le canzoni più ascoltate sono:

Sabato pomeriggio di Claudio Baglioni, L’importante è finire di Mina, Profondo rosso dei Goblin,Tornerò dei Santo California, Sereno è di Drupi, Amore grande, amore libero del Guardiano del faro, L’alba di Riccardo Cocciante, Yuppi du di Adriano Celentano, Aria di Dario Baldan Bembo, Tornerai tornerò degli Homo Sapiens, Lady Marmalade di Patti LaBelle, The Hustler di Van McCoy, Barry White incide due canzoni: You’re the first last my everything e Can’t get enough of your love babe, Take my heart di Jacky James.

Nel mondo del Progressive i gruppi storici incominciano a mostrare una certa stanchezza compositiva, e solo i Pink Floyd con Wish you where here escono con un disco apprezzabile.

Tra i gruppi minori i Camel con The snow goose, Hakwind con Warrior on the edge of time, Henry Cow con In praise of learning e i Magma con Magma live.

In Italia escono i dischi Banco del Banco del Mutuo Soccorso e Giro di valzer per domani degli Arti e Mestieri.

 

Alberto Zanini

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