Intervista a Daniele Madau “Fabrizio De André I cantautori e la Sardegna”

INTERVISTA A DANIELE MADAU – “FABRIZIO DE ANDRÉ, I CANTAUTORI E LA SARDEGNA” – CATARTICA EDIZIONI.

Abbiamo da poco recensito “Fabrizio De André ”, scritto da Daniele Madau, edito da Catartica Edizioni e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autore. Buongiorno, grazie essere passato a trovarci, possiamo darci del tu?

 

  • Qual è il tuo rapporto con la musica?

La musica, per me, è molto importante, anche se non riesco a esprimere a parole il perché, la causa, la motivazione. Agisce sull’anima, suscita ricordi, accompagna la vita. Come ricorda il nome stesso, è dono delle muse, quindi sacra, e la sua sacralità, il suo mistero, per me è inviolato, è mistero in tutto e per tutto.

  • Da cosa nasce l’idea del tuo libro?

Nasce dal piacere di scrivere, in primis, e poi di scrivere di grandi amori, come la Sardegna, la musica, Faber. Per me scrivere è un’esigenza, vorrei farlo per sempre. Scrivere di Faber o scrivere un dialogo con Branduardi, poi, è anche un onore.

  • Il libro pur citando altrui cantanti e cantautori è maggiormente centrato su Fabrizio De André, a tuo avviso c’è qualcosa che accomuna Genova alla Sardegna?

Da un punto di vista storico, l’influenza di Genova sulla Sardegna è molto rilevante. Sono quasi prospicienti, divise sa uno specchio di mare che le ha accomunate. Brancaleone Doria, marito di Eleonora, era della casata genovese dei Doria. Andrea Parodi, ligure, come De André, ha cantato in genovese e logudorese. Cagliari, a mio parere, è molto simile a Genova. Genova, in fin dei conti, ha rotto quella nostra insularità-isolamento che spesso è solo un mito.

  • Qual è stata la parte più difficile per scrivere il tuo saggio?

La parte più difficile è stata quella iniziale, in cui ho provato a contattare i cantautori che, in qualche modo, erano legati alla Sardegna: ho ricevuto tanti rifiuti, ho sperimentato attese inutili e le porte in faccia degli addetti stampa. Per questo ringrazio ancora chi si è reso disponibile: la grandezza di un artista si vede anche da questo.

  • Stai lavorando a qualche nuovo progetto?

Sì, sto concludendo un percorso poetico e a breve inizierò un romanzo che, credo, mi occuperà anni. Aggiorno sempre, poi, il mio sito “La Riflessione politica” dove do sfogo alla mia passione giornalistica.

 

Grazie mille per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

Matteo Melis

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