Intervista a Franco Garrone – “Un uomo metà” Youcanprint Edizioni.

Intervista a Franco Garrone – “Un uomo metà” Youcanprint Edizioni.

                                                              

Abbiamo da poco recensito “Un uomo a metà”, scritto da Franco Garrone, edito da Youcanprint Edizioni e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autore. Buongiorno, grazie essere passato a trovarci, possiamo darci del tu?

Buongiorno, grazie per l’accoglienza.

 

  • Come nasce l’idea del tuo libro?

 

L’idea di scrivere un romanzo che parla della Grande Guerra è nata quasi per caso. Un mio caro amico ha ritrovato, tra i documenti della madre, un diario redatto da suo nonno molti anni dopo aver combattuto come Bombardiere del Re sui campi di battaglia. La lettura di quelle pagine mi ha folgorato. Con parole semplici, il protagonista ha descritto tutti gli eventi che hanno caratterizzato la sua importante e difficile esperienza: le cause dell’arruolamento, la vita nella trincea e le battaglie che ha combattuto. Così ho deciso che doveva essere trasformato in un romanzo per dare voce a questa terribile esperienza.

 

  • Perché hai scelto la strada dell’autopubblicazione?

 

Il romanzo è stato pubblicato nel 2013 dalle Edizioni Amande di Treviso nella sola edizione cartacea con un buon riscontro. Molti lettori mi hanno chiesto se era possibile acquistarlo in formato digitale, così ho deciso di utilizzare la piattaforma di Youcanprint per ripubblicarlo in seconda edizioni, sia in cartaceo, che in digitale.

 

  • Ci sono cose che avresti potuto scrivere ma preferito tralasciare?

No, tutti gli eventi narrati nel romanzo rispecchiano il diario del protagonista. Per completezza, ho deciso di inserire in calce al romanzo la copia di alcune pagine del diario per fornire al lettore una visione ancora più realistica delle vicende.

  • Essendo tu autore di libri non posso io, da lettrice, non notare il tuo cognome. Qual è il tuo “rapporto” con il libro “Cuore”?

Ho un buon ricordo del romanzo di Edmondo De Amicis. Uno dei protagonisti “il buon Garrone” ha sempre contraddistinto il mio cognome, suscitando sempre nelle persone  il ricordo di “Cuore”. Con De Amicis ho in comune l’origine, siamo tutti e due liguri dell’estremo ponente. Infatti è nato a Oneglia (l’odierna Imperia).

 

  • Oltre i libri quali mezzi credi possono servire davvero per tenere viva la memoria di un conflitto, che per i giovani, è solo che una delle tante guerre del libro di storia?

 

Penso che la memoria delle atrocità di un guerra debbano essere tenute vive per far comprendere alla nuove generazioni l’importanza della pace, oggi ancora di più, utilizzando anche i nuovi strumenti mediatici che popolano la rete del web.

 

  • Stai lavorando a un nuovo romanzo?

Sì, a maggio di quest’anno ho pubblicato un nuovo romanzo storico “L’imprecisione perfetta” edito da Robin edizioni di Torino. Parla di musica, tanta musica, di violini e di Antonio Stradivari. Si sviluppa in un arco di tempo che corre tra il 1935 e i giorni nostri e narra le vicende di un violinista.

 

Grazie mille per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

 

Grazie a te e ai Gufi Narranti per la disponibilità che mi avete offerto.

Sandra Pauletto

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