RECENSIONE: “PASSI DI POLVERE” – SAHARA ROSSI – AUGH! EDIZIONI
In questa raccolta, l’autrice Sahara Rossi include dodici emozionanti racconti brevi, dal ritmo scorrevole che hanno un particolare punto in comune: la figura della Morte.
La nera signora con la falce, colei che mette un punto alla nostra esistenza e costituisce la fine di tutto se non siamo credenti oppure è il portone che conduce verso un’altra realtà (auspicabilmente migliore) se ci rifacciamo a una confessione religiosa.
La Rossi ci presenta situazioni tutte pervase di malinconia e drammaticità, con persone che soccombono a malattie, violenze e ai demoni del loro passato (ad esempio, precipitando nel vortice dell’anoressia) e lasciano la scena di questo mondo.
Eppure, nonostante la tristezza delle vicende narrate, la scrittrice non manca di gettare una sia pur piccola luce: nel racconto un uomo ferito della vita, ad esempio, i due sofferenti protagonisti riescono a trovare un po’ di speranza e forza nell’amicizia che nasce fra di loro; nel racconto Paloma (che conclude il libro), una delle innamorate (giovane donna dal temperamento vitale che poi morirà di malattia) paragona la vita alla polvere che viene spazzata via: ciononostante, ne è valsa la pena in quanto, sia pure per poco tempo, tu hai potuto lasciare un segno di te, che poi chi ti ama ti conserverà nella mente e nel cuore.
Il volume racchiude i seguenti racconti:
- La dame noire
- Cuore di terra
- Yolanda
- L’eco dei papaveri
- Rumori
- Quel che Franz non disse
- La casa delle ombre di carta
- Mignon
- Le donne di campo Santa Margherita
- Mary Lou
- Le isole del vento
- Un uomo ferito dalla vita
- Paloma
Racconti dalla lettura non facile visti gli argomenti trattati che possano essere decisamente impegnativi a livello emotivo ma riescono a trasmettere emozioni sulle quali è bene soffermarsi a ragionare.
La fragilità dell’uomo sia emotiva che fisica è ben evidenziata nei racconti di “Passi di polvere”. La scelta del titolo farà forse riferimento alla frase biblica “polvere eri e polvere ritornerai …” Sicuramente potrebbe esserci un parallelismo…
Matteo Melis