Recensione de “La storia di A” con intervista a Marco Belli

Recensione de “La storia di A”, Marco Belli, Edizioni Graphe.it

 

La proposta de  Graphe.it Edizioni, firmato da Marco Belli, e deliziosamente illustrato da Camilla Lunghi, è quella che oserei definire una fiaba per adulti.

L’idea è tra l’originale e il geniale e dà vita ad una mosca che vita non potrebbe avere, ma del resto se uno ha fantasia tutto è possibile e a Belli la fantasia non manca.

La storia di ampissimo respiro ci porta a spasso tra personaggi storici, famosi, tra arte e musica, proprio come una mosca curiosa.

C’è tanto, seppur in relativamente poche pagine, e questa è decisamente un’ abilità in più perché non è il numero delle pagine a fare la qualità della storia, e quella di “A” è più di una storia, è cultura, curiosità e arte grazie agli inserti colorati che danno al volume quel tocco in più, facendone anche un oggetto da collezione per tutti coloro che amano oltre alle belle storie  anche collezionare  bei libri.

Se avete voglia di una storia nuova che vi porti ad affrontare la quotidianità da un punto di vista assolutamente originale, per non dire unico, non potete non fare la conoscenza con tutto quello che ruota attorno a “La storia di A”, perché ci sono libri che permettono al lettore di “cambiare” durante la lettura e il romanzo di Belli é uno di questi.

 

E ora per conoscere meglio l’autore abbiamo avuto la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere

 

Buongiorno, grazie essere passato a trovarci, possiamo darci del tu?

Certamente.

  • La prima domanda è d’obbligo come nasce l’idea per la tua mosca?

Chi non ha mai pensato, “se fossi una mosca per vedere cosa fa questo o quello nell’intimità della propria casa”? L’insetto in questione vive pericolosamente, rischia ogni giorno di essere schiacciato, elettrizzato o avvelenato, ma ha uno sguardo privilegiato sulle nostre vite, è invisibile ma allo stesso tempo potente nell’abbracciare una realtà frammentata, parcellizzata, moltiplicata attraverso i suoi minuscoli ocelli, che riescono a contemplare un raggio d’azione molto più ampio di quanto non succeda agli uomini.

  • Con che criterio hai scelto i personaggi storici da inserire?

Avevo voglia di raccontare Parigi e alcuni artisti e scrittori che ho amato e che hanno avuto un rapporto speciale con la capitale francese. A. incontra tutti per caso, spesso dopo essersi addormentata in una tasca, in una tabacchiera o nella camera segreta di un vecchio libro; è un’autentica flâneuse.

  • Nella tua storia spazi dall’arte alla musica e non solo con estrema dimestichezza, chi è Marco Belli?

Diciamo che sono un tipo eclettico, come una mosca mi poso su qualunque cosa mi incuriosisca, non sono speciale in niente, ma aspiro a essere un dilettante in tutto, mi lascio trascinare dal vento, ho uno spirito svagato che mi porta ad attraversare territori spesso molto diversi.

  • La storia di “A” è uscita ormai diverso tempo fa, stai lavorando ad altri progetti?

Dopo Storia di A., a gennaio 2022 è uscito per Rubbettino “Niente da vedere, Cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati”, un anomalo diario di viaggio attraverso la pianura tra Veneto ed Emilia Romagna di Sandro Abruzzese accompagnato da un mio racconto per immagini. Ho partecipato in questi mesi a quattro raccolte di racconti che usciranno nei prossimi mesi. Sto
scrivendo la terza indagine della detective clochard Vivian Deacon, la serie sta uscendo per i tipi di Edicola Ediciones rivedendo il mio primo lavoro, Il romanzo dell’ostaggio. Ormai da otto anni sono il direttore artistico di Elba Book Festival, manifestazione dedicata all’editoria indipendente, quest’anno si è tenuta nelle piazze di Rio nell’Elba dal 19 al 22 luglio.

  • I disegni nel volume sono semplicemente adorabili come nasce la collaborazione con Camilla Lunghi, illustratrice?

Quando ho terminato di scrivere Storia di A. ho pensato subito a dei disegni, un controcanto al racconto del volo esistenziale dell’insetto. Lo sguardo di Camilla Lunghi è stato fondamentale nel tradurre la realtà frantumata, difficilmente afferrabile, dei multipli ocelli della mosca.

  • Grazie mille a Marco Belli per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

Sandra Pauletto

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