Recensione film di Teresa Breviglieri: NON VIOLENTATE JENNIFER –
Titolo originale: Day of Woman I Spit Your Grave
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 1978
Durata 101 minuti
Rapporto: 1,85:1
Genere: Thriller/Drammatico
Regia: Meir Zarchi
Sceneggiatura: Meir Zarchi
Produttore: Meir Zarchi e Joseph Zbeda
Casa di produzione: Cinemagic Pictures
Fotografia: Yuri Haviv
Montaggio: Meir Zarchi
Effetti speciali: Beriau Picard, Bill Tasgal
Trucco: Armine Minassian. Joan Puma
Cast: Camille Keaton, Eron Tabor, Richard Pace. Anthony Nichols. Gunter Kleeman.
La scrittrice Jennifer Hills, intenzionata a scrivere il suo primo romanzo si reca in una villetta isolata di campagna pensando di poter creare la sua storia in tutta tranquillità, ma precedentemente osservata presso una pompa di benzina da Stanley e Andy, due delinquentelli di paese, si ritrova a dover affrontare un vero e proprio stupro di gruppo. In ogni caso Jennifer, donna molto forte, una volta ripresasi dal fatto, prenderà la situazione in mano e inizierà a studiare una tremenda vendetta contro chi le ha fatto del male e rovinato la vita.
Non violentate Jennifer è un film che è diventato un cult nel tempo ed è stato oggetto di un paio di remake. La storia è ben raccontata a mio parere e non annoia lo spettatore. Al contrario, prende dall’inizio alla fine. Credo che il regista Meir Zarchi, che peraltro è anche lo sceneggiatore ha fatto un ottimo lavoro. Nonostante parliamo di un film piuttosto datato, le scene sono ben create, molto eloquenti e purtroppo sempre attuali. Lo stupro rimane uno dei crimini più “in voga” dato che quasi tutti i giorni veniamo a conoscenza di questi terribili fatti. Come dico sempre, gli esseri umani meritano l’estinzione per le tante atrocità che sono in grado di commettere.
Teresa Breviglieri