Intervista a  Carlo Kik Ditto – Immacolata intercessione

Intervista a  Carlo Kik Ditto – Immacolata intercessione

Abbiamo da poco recensito “Immacolata intercessione” (Il ramo e la foglia)di Carlo Kik Ditto e abbiamo ora la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere per conoscerlo meglio e per parlare del suo libro e dei temi in esso trattati.

Buongiorno Carlo, se sei d’accordo, ti darei del tu. Partiamo con le domande:

  • È la prima volta che ti recensiamo e che di conseguenza abbiamo il piacere di intervistarti. Ci piacerebbe conoscerti meglio sia dal punto di vista umano che da quello artistico. Ti va di farci un tuo ritratto, di raccontarci qualcosa di te?

Salve a tutti. Mi chiamo Carlo Ditto e sono di Napoli, ma di origini turche e spagnole. Ho cominciato a scrivere cinque anni fa un diario personale in cui raccontavo/esorcizzavo la mia esperienza del coming out che poi, per caso è diventato un libro dal titolo La pecora rosa. Da lì è partito tutto; una testata giornalistica mi offrì una rubrica LGBT che tutt’oggi gestisco dal titolo L’angolo della pecora rosa. Ho preso il tesserino di giornalista pubblicista due anni fa e in contemporanea scrivo libri. Immacolata intercessione è il mio quarto romanzo.

  • Inutile nascondersi, questo è un libro forte nei temi ed abbastanza esplicito nel linguaggio. Come è nata l’idea di scrivere questo libro? Quale urgenza ti ha spinto a buttarti su un progetto così particolare?

L’idea di base era un libro sul porno, avevo in testa l’idea da anni. Poi i vari lockdown mi hanno permesso di scrivere con calma e complici le interviste a varie Drag Queen ho pensato di creare Shebop, il resto è frutto della mia fantasia. Io cerco sempre un progetto particolare, non riuscirei a scrivere un classico romanzo.

  • Hai ambientato questo romanzo nella Chicago degli anni 80. Perché hai scelto questa città e questo periodo storico come sfondo delle vicende di Unicorn e Shebop?

Pare che Chicago sia una delle città più cattoliche d’America; a parte questo volevo una grande metropoli, quindi è stata una scelta mirata solo in parte. Gli anni 80 sono favolosi e mi sono divertito a raccontarne mode, usi e costumi. E poi il porno a quei tempi viveva la sua golden age.. Quindi perfetto!

  • Se dovessi calare Unicorn e Shebop nel mondo contemporaneo come pensi che sarebbe la loro esistenza? In cosa si differenzierebbe rispetto a quella raccontata del libro?

Credo che al giorno d’oggi le loro professioni ampiamente sdoganate, non desterebbero scandalo, neanche nella nostra Italia. Forse avrebbero Barbara D’Urso alle calcagna! Per ciò che riguarda il “miracolo” quello desterebbe scalpore sempre, in ogni epoca.

  • La postfazione di questo libro è stata scritta dall’attore porno Ettore Tosi. Io mi sono fatto un po’ l’idea che in Unicorn ci possa essere qualcosa di Tosi. Mi sbaglio?

Sì c’è, bravo! Unicorn è ricalcato un po’ su Ettore, ed è stata la prima cosa che gli ho detto             quando ci siamo visti. La descrizione fisica coincide e ti dico conoscendolo ora anche il lato umano.

  • Nella storia si respira sicuramente un che di spirituale, di religiosità. Quanto è importante per te la fede e che rapporto hai con la religione?

È molto importante, in Unicorn c’è una religiosità molto italiana, quindi ci ho messo del mio senza farlo apposta. Credo che serva credere in qualcosa al di là del mondo terreno, per sentirci protetti. Unicorn è libero dal senso di colpa tipico del cattolicesimo, io a volte mi sento un po’ bloccato e faccio fatica a sentirmi libero come lui.

  • Credo che tu per primo sia consapevole di aver scritto un libro che sicuramente non può lasciare indifferenti, che provoca sentimenti contrastanti, che si presta a varie forme di polemica. Se dovessi citarne uno letto quale sarebbe?

Si, le polemiche ben vengano quando non sono sterili. Èun libro che “divide” già solo citando porno e religione nella stessa frase. Mi è piaciuta una recensione su Amazon e te ne riporto una parte che sposa perfettamente la mia idea di fondo: “Stravolgente, fiero e allo stesso tempo irriverente, pulito e sporco assieme, spirituale e terreno contemporaneamente”.

 

  • Carlo Kik Ditto qual è il tuo rapporto con la religione?

Sono cattolico e non praticante

  • Esiste a tuo avviso nei rapporti un limite invalicabile o tutto è assolutamente concesso?

Nei rapporti tra adulti consenzienti quasi tutto è concesso, il limite è la tutela della dignità propria e altrui. Ma dipende dal contesto.

  • Immagino che un artista come te sia sempre alla ricerca di nuove sfide e di nuovi progetti. C’è già qualcosa di nuovo a cui stai lavorando? Per questo 2022 quali obiettivi ti sei dato?

Grazie per il termine artista, spero di meritarlo. Si ci sono due progetti, appena abbozzati però. Una collaborazione con Ettore Tosi di cui non posso parlare e forse uno spettacolo tratto dal libro con protagonista la più grande Drag Queen italiana che ha letto il libro e si è innamorata di Shebop. Ho anche un’idea per un nuovo libro, ma ripeto è tutto abbozzato e top secret. Intanto la promozione di Immacolata Intercessione continua.

David Usilla

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