Recensione silloge “Gli occhi di Lavinia” di Gianclaudio de Angelini – Oltre Edizioni

Recensione silloge “Gli occhi di Lavinia” di Gianclaudio de Angelini – Oltre Edizioni

 

La silloge “Gli occhi di Lavinia” di Gianclaudio de Angelini,  edito dalla Oltre Edizioni, sorprende per le immagini che testimoniano un vissuto e offrono ricordi di un passato che illumina il presente.

Ampio spazio nella silloge è lasciato al sogno  che con la potenza che si dissolve nel giorno, offre nuove geografie da scoprire.

In Gli occhi di Lavinia la vita è: passato presente e futuro prossimo che anche nel momento del sonno libera nell’animo della donna amata un sorriso in cui “annega” il ricordo,  che sarà indissolubile ombra di qualsiasi pensiero dell’anima.

Tra tutti questi intensi ricordi e progetti troviamo gli Haiku, forma costretta attorno a tre versi, fotografie di natura e di sentimenti che hanno una loro raffinata dignità e un’apertura interpersonale in cui fondamentale è l’attimo per  chi leggendo lo coglie e raccoglie.

Per questo dobbiamo ringraziare il poeta per la possibilità di entrare in questo scrigno di ricordi, persone e attimi universali che ci permettono di conoscere una versione del mondo anche quando non vi abbiamo mai messo piede. Potenza della poesia!

La silloge è più corposa della media poiché composta da circa 170 pagine con la prefazione firmata da  Diego Zandel.

Strutturalmente il volume si divide in

  • Gli occhi di Lavinia
  • Haiku e dintorni
  • Risonanza Zen
  • Haiku per Rovigno
  • Haiku per Zara
  • Haiku occidentali
  • Echi riflesse che idealmente si divide nelle 4 stagioni.

a tanto materiale va aggiunta una corposa appendice che nonostante sia virtualmente in coda non è da meno al resto della silloge.

 

Gli occhi di Lavinia quindi è composta da più parti, in cui troviamo sia poesie che potremmo definire classiche che gli Haiku, in questo modo il poeta Gianclaudio de Angelini spazia a seconda del gusto e della necessità dall’ italiano al dialetto istrioto.

L’uso del dialetto è un esperimento interessante  in grado di far vibrare altre corde dell’anima.

Si ringrazia il coraggio dell’editore per aver pubblicato una silloge in un mondo in cui la poesia viene sempre messa troppo in secondo piano.

 

Angelo Guarnieri

 

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