RECENSIONE: “REPUBBLICA ITALIANA D’AMERICA”, ROBERTO VACCA – ALTREVOCI EDIZIONI
Il romanzo: “Repubblica italiana d’America” proposto da Roberto Vacca per Altrevoci Edizioni è a cavallo tra il distopico e l’umoristico, ma a suo modo è anche un saggio storico, per chi ne sa a sufficienza per potere discernere nel testo i fatti veri a quelli immaginati dall’autore.
Una lettura quindi educativa perché chi di storia sa solo lo stretto indispensabile apprenderà diverse cose.
“Repubblica italiana d’America” è fondamentalmente un testo divertente ma anche profondamente triste perché ci pone davanti al futuro che sarebbe stato possibile se ad esempio alcune delle più grandi menti italiane non fossero cadute in mano, all’epoca, allo stillicidio perpetrato dalla Chiesa cattolica, ai danni di quanti fossero ritenuti, anziché esimi scienziati da seguire e dai quali apprendere, pericolosi eretici da uccidere e torturare.
Nel libro di Roberto Vacca troviamo Galileo Galilei, Giordano Bruno, Campanella capitanati da Cesare Borgia, Nicolò Macchiavelli e niente meno che Leonardo da Vinci. Nel romanzo vivono tutti nella nuova terra che l’autore immagina come la “Repubblica italiana d’America”.
La fantasia di Roberto Vacca spazia nel tempo partendo dal passato, più o meno remoto (1502), per arrivare addirittura al prossimo futuro (2023). Un libro che non stanca e che fa dannatamente riflettere. E se le cose fossero potute andare diversamente? Il romanzo non segue l’effetto farfalla perché non sconvolge tutto ma segue la linea del cosa sarebbe potuto succedere se.
Davvero esilaranti alcuni scambi tra i personaggi famosi, quelli che di solito siamo abituati a vedere come noiosi e polverosi, trovano sotto la penna di Vacca, non solo nuova vita ma anche decisamente più “verve”.
Affrontate quindi “Repubblica italiana d’America” a cuor leggero perché è una lettura divertente e intelligente, connubio la cui riuscita è cosa rara, ma nella quale (non avevo dubbi) Roberto Vacca è magistralmente riuscito.
Sandra Pauletto