RECENSIONE: “EFFETTI COLLATERALI” – ROSARIO RUSSO – ALGRA EDITORE (COLLANA SICILIANIURA)
Conosciamo già il giovane e promettente scrittore siciliano Rosario Russo per avere letto con piacere e recensito il suo romanzo noir: “Quattordici spine”, Algra Editore.
Torna in libreria questa volta con una raccolta di racconti, (sei in tutto), “Effetti collaterali” ambientati nella sua Sicilia, che a fine lettura, sentiremo anche un po’ nostra.
Sei racconti che racchiudono nell’intreccio un pezzo dell’isola, come tradizione o leggenda o come quotidianità e malaffare.
Attraverso:
- Il delitto delle cartoline
- Il sesto sigillo
- Annalisa
- Gli amanti immortali
- Effetti collaterali
- La truvatura della sarpa
Rosario Russo ci accompagna in quelli che potremmo definire sei piccoli romanzi più che “semplici” racconti.
Uno diverso dall’altro, eppure in quasi tutti l’autore ha voluto, più o meno velatamente, inserire il suo disappunto sullo stato di degrado e abbandono dell’isola, ben lontana dai vecchi fasti, anche a causa di una scellerata urbanizzazione partita negli anni ’60.
Un libro quindi, nel suo intimo, completo di quanto sia fondamentale per fare dei racconti qualcosa di ben più complesso.
È chiaro leggendo il volume “Effetti collaterali”, (che è anche il titolo di uno dei racconti) che Rosario Russo ha una profonda conoscenza delle tradizioni della sua terra, e sa raccontarla con l’abilità del giallista che cattura l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina, in questo caso fino all’ultimo racconto.
La scrittura di Rosario Russo è sempre gradevolmente scorrevole e chiara, mai sopra le righe, colorata, senza eccedere, con qualche spruzzo dialettale qua e là che lungi dall’essere fastidioso, dà una nota di colore caratteristico in più.
“Effetti collaterali” lascia addosso l’odore della Sicilia e del suo fascino antico che Rosario Russo ci fa conoscere, al punto da commuoverci o fremere di rabbia, mentre gli occhi scorrono veloci sulle pagine.
Un altro ottimo titolo nel catalogo di Algra Editore che mi permetto di segnalare, senza se e senza ma, perché Rosario Russo è semplicemente bravo.
Sandra Pauletto