Zootropolis – Quando l’ambizione perde il contatto con la realtà.

Zootropolis

Zootropolis 1

Anno: 2016

Titolo originale:  Zootopia

Paese di produzione: USA

Genere: animazione, commedia, poliziesco, avventura

Regia: Byron Howard, Rich Moore

Produttore: Clark Spencer

Cast: Ginnifer Goodwin, Jason Bateman, Idris Elba, Jenny Slate, Nate Torrence, Bonnie Hunt, Don Lake, Tommy Chong, J. K. Simmons, Octavia Spencer, Alan Tudyk, Raymond Persi, Maurice LaMarche, John DiMaggio, Jesse Corti, Tommy Lister, Shakira, Josh Dallas, Leah Latham, Peter Mansbridge, Mark Rhino Smith

A 9 anni la coniglietta Judy Hopps ha già le idee chiare sul suo futuro: rendere il mondo un posto migliore. Questo viene dimostrato eloquentemente durante una recita dove lei stessa elogia l’evoluzione che il regno animale ha raggiunto, superando il conflitto tra prede e predatori a favore di una convivenza pacifica. Stato che permette ad ogni animale di essere ciò che vuole, come appunto Judy, che sogna di diventare poliziotta. Nonostante i progressi compiuti dalla società degli animali, il suo desiderio lascia perplessi un po’ tutti, come ad esempio i suoi genitori che la vorrebbero coltivatrice di carote piuttosto che sbirro; o come Gideon Grey, una piccola volpe, che non vede di buon occhio l’uguaglianza tra prede e predatori. Ad ogni modo Judy, che è una coniglietta risoluta, non si perde d’animo e segue un addestramento poliziesco fisicamente e mentalmente distruttivo. Tutti la danno per spacciata ma con una determinazione di ferro riesce a distinguersi, viene promossa come migliore del corso ed eletta primo coniglio poliziotto;grazie anche all’iniziativa del Sindaco di Zootropolis, Leodore Lionheart, che ha istituito una nuova politica di integrazione mammifera. Judy viene così assegnata al distretto di Polizia di Zootropolis, una grande città composta da vari paesaggi, dal deserto alla foresta, dai territori innevati alla zona metropolitana, e la coniglietta è emozionatissima di farne parte. Purtroppo però il suo inizio si rivela deludente. Nonostante in città siano spariti 14 animali, il capo della squadra non vuole dare alcun caso alla coniglietta, che viene relegata a fare le multe nei parcheggi. Le cose iniziano a cambiare quando si imbatte in una volpe, Nick Wilde, che attira la sua attenzione.

Zootropolis,primo cartone Disney del 2016, è un mondo magnifico, realizzato con grande cura dei particolari, quasi con occhio fantascientifico per come sono stati pensati alcuni dei suoi ambienti. Al suo interno si sviluppa tutto il significato della storia, di cui la protagonista Judy Hopps, in maniera inscindibile, si fa’ portatrice. Infatti raggiunge la città per inseguire i suoi ideali, ma scopre che le cose non sono rosee come crede e il grande complotto che si sta muovendo nel sottosuolo metterà in discussione le sue convinzioni.

A metà tra la commedia e l’avventura, le indagini animalesche sono affrontate con buon piglio dalla coppia registica composta da Byron Howard e Rich Moore, che avevano già diretto Rapunzel – L’Intreccio Della Torre e Ralph Spaccatutto, sempre Disney.

Le espressioni dei personaggi sono davvero eccezionali, tanto da sembrare attori veri e propri e la caratterizzazione c’è. Non si ride sempre, anche se ci sono un paio di scene degne di essere ricordate per il loro inedito umorismo: quella nel centro benessere naturista di Yax e quella alla motorizzazione civile dove i bradipi si esprimono in tutta la loro lentezza, mai come in questo caso così esilarante. Diciamo che il tono che emerge maggiormente nel film è il grande pathos sospinto dal rapporto tra Judy e Nick, in cui la coniglietta si fa notare per la sua iperattività e il suo ottimismo, mentre la volpe per la sua spocchia e la sua scaltrezza. Uno imparerà dall’altra e viceversa, fino a completarsi.

Zootropolis 2

 

Insomma in questo Zootropolis non manca proprio niente, tutto è studiato per ricalcare perfettamente la nostra società; il lavoro che è stato fatto sotto questo punto di vista è davvero encomiabile. C’è pure il realismo della mafia (rappresentata da un clan di topi e orsi polari) che stringe un’alleanza con la polizia;peccato che sia proprio il protagonista a farci la brutta figura e questo mina pesantemente la moralità del film. Ma forse i più piccoli non avranno capito. Questa però è solo una piccola parte del problema strutturale di Zootropolis. Il messaggio di cui si fa portatore il lavoro firmato Disney è positivo, un mondo in cui prede e predatori vanno d’accordo e dove questi ultimi non dimostrano aggressività nei confronti dei primi. Bello ma anche un po’ forzato. E’ vero che ci troviamo di fronte ad un cartone animato, ma l’istinto biologico (come viene diverse volte detto nel film stesso) della sopravvivenza e di ciò che ne consegue fa parte del regno animale. Accettando la natura fantascientifica del concetto si riconosce allo stesso tempo l’infantilismo dell’obbiettivo, che comunque deve soddisfare in primis un pubblico più piccolo. La metafora col nostro mondo a questo punto si perde e va a costituire un semplice pretesto. Se si vuole veramente insegnare qualcosa di sano ai bambini perché non fare un cartone con la medesima trama, ma con al posto degli animali delle persone?

Marco Zanini

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3 Risposte a “Zootropolis – Quando l’ambizione perde il contatto con la realtà.”

    1. Grazie ragazzi! Ho guardato le vostre videorecensioni. Bravi, giovanissimi ma già appassionati di cinema! Continuate così!

      Zanini Marco

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