X – Men – Apocalisse – Destinato a perdersi nel marasma dei fumettoni.

X-Men-Apocalisse

X-Men

 Anno: 2016

Titolo originale: X – Men: Apocalypse

Paese di produzione: USA

Genere: supereroi

Regia: Bryan Singer

Produttore: Bryan Singer, Hutch Parker, Lauren Shuler Donner, Simon Kinberg

Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Oscar Isaac, Nichoas Hoult, Rose Byrne, Tye Sheridan, Sophie Turner, Olivia Munn, Lucas Till, Ben Hardy, Evan Peters, Kodi Smith – McPhee, Alexandra Shipp, Josh Helman, Lana Condor, Hugh Jackman

 

Un potente ma vecchio sovrano mutante dell’Antico Egitto decide, grazie ad una tecnologia impensabile, di trasferire i suoi poteri nel corpo di un uomo più giovane. Durante il passaggio alcuni suoi sudditi lo tradiscono, seppellendolo per sempre sotto la sabbia. O forse no?

Negli anni ’80 a Il Cairo, durante lo svolgimento di una cerimonia religiosa, praticata a pochi metri dal luogo di sepoltura del mutante egiziano, un raggio di sole penetra fino a lui risvegliandolo. Il suo nome è En Sabah Nur o Apocalisse, ha poteri telepatici fortissimi e vuole riunire sotto di se tutti i mutanti, ma, come spesso succede, vuole distruggere la razza umana. Charles Xavier, ignaro di quello che sta succedendo, conduce come sempre la sua scuola per mutanti, mentre alcuni X – Men sono dispersi qua e là. Magneto è fuggito segretamente in Polonia a cercare di farsi una vita, Mystica invece è in Germania. Quando però Apocalisse inizia a convincere alcuni mutanti a seguirlo, gli amici di Xavier, Bestia, Mystica e Jean Grey capiscono di dover scendere in battaglia.

La corposissima produzione cinematografica supereroica può ormai contare su di un infinito quantitativo di pellicole. Il genere ha saputo negli ultimi anni spezzare le catene in favore di qualcosa di diverso, vedi ad esempio Guardiani Della Galassia o Deadpool. X – Men invece continua fedelmente a seguire il percorso della tradizione. Bryan Singer, il regista che ha fatto nascere sullo schermo il soggetto, per poi abbandonarlo temporaneamente e riprenderne le redini, è riconosciuto a livello mondiale per la sua bravura (I Soliti Sospetti) e per la sua poliedricità. Il suo percorso di crescita lo aveva portato al 2000 con il primo X – Men e al 2003 con X – Men 2, entrambi onestamente riusciti.

087_ad_3690_v3099_left.1073_2 – Apocalypse (Oscar Isaac), the original and most powerful mutant, embarks on a path of global destruction. Photo Credit: Courtesy Twentieth Century Fox.
Apocalisse è il cattivone di turno.

Con X – Men – Giorni Di Un Futuro Passato e appunto X – Men – Apocalisse però il meccanismo si è rotto. Il tratto distintivo del regista emerge subito nell’introduzione di grande impatto, come lo era stata quella del piccolo Magneto ad Auschwitz, che in questo caso ricorda più che altro La Mummia di Stephen Sommers. Il risultato comunque non è della medesima qualità. Successivamente è anche la contestualizzazione del film a non convincere. La ricostruzione degli anni ’80 in cui è ambientata la storia è veramente scadente e impercettibile, al punto che se non venissero citati i Metallica di Kill ‘Em All e il Ritorno Dello Jedi, non me ne sarei neanche accorto. Il fattore d’intrattenimento della cricca mutante derivava soprattutto dalla sua natura giovanile, tipicamente anni ’90, particolare che negli ultimi episodi è venuto a mancare in favore di un approccio più grandioso, epico ed esagerato.
Insomma, X – Men Apocalisse sancisce definitivamente il passaggio al mondo dei grandi colossal, infarciti di effetti speciali digitali, battaglie gigantesche e poteri straordinari. Di sicuro i fan più oltranzisti non saranno rimasti delusi perché avranno visto sullo schermo quello che il più tipico dei fumetti ha, cioè scontri che esaltino la forza, i muscoli e la maestosità delle figure che in tripudio di armature,più che di costumi,rimandano a un canone quasi da arte classica.Un perfetto esempio è l’aspetto del cattivo, Apocalisse, uno dei personaggi meno riusciti di sempre, dato che è l’antagonista ma riesce nell’ardua impresa di non spaventare. E non basta l’incisività di alcuni personaggi: Jennifer Lawrence è sempre più calata nei panni dell’eroina e bisogna ammetterlo, ci sa fare; Pietro Maximoff/ Quicksilver quando si scatena fermando il tempo da’ vita a sequenze memorabili e più generalmente mette un po’ d’ironia in un copione troppo serioso.

Il film alla fine annoia, non tanto per la mancanza di ritmo, ma per lo scarso interesse che suscita la trama. Le uniche cose da segnalare sono l’arrivo di Ciclope e Tempesta nella squadra di Xavier e la comparsa casuale, ma non troppo, di Wolverine. Da X – Men 2 in poi a mio avviso la saga ha riconosciuto un forte calo, forse sarebbe meglio fermarsi qui.

 

Zanini Marco

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4 Risposte a “X – Men – Apocalisse – Destinato a perdersi nel marasma dei fumettoni.”

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