I Romani , Palazzo Massimo, Pittura di giardino- Roma

I Romani , Palazzo Massimo, Pittura di giardino- Roma

( VILLA DI LIVIA PRIMA PORTA ROMA 30 a.C. ) PALAZZO MASSIMO

Romani

Sappiamo che gli antichi Romani prediligevano l’arte greca e lo stile di vita ellenistico. Tra il I° sec. a.C. e il I° sec. d.C, la casa venne concepita come un posto nel quale godersi la vita secondo il proprio rango sociale ed economico e nel frattempo poterla anche esibire agli ospiti. La gioia di vivere e la felicità si percepivano nelle raffigurazioni e nelle immagini che abbellivano le antiche case romane . I cittadini Romani evidenziavano il loro status sociale attraverso l’autorappresentazione nelle loro dimore e in seguito anche nelle loro tombe. Nella casa romana non mancava il triclinio , sala con divani adibita ai banchetti e centro perciò della comunicazione sociale , e nemmeno il giardino con stanze di soggiorno con vista su di esso. Per questo le stanze dell’ OTIUM erano riccamente decorate e la maggior parte delle raffigurazioni si trovava negli spazi in cui si ricevevano gli ospiti e in cui si soggiornava più spesso, mentre la parte di casa adibita a cucina e per i servi non presentava alcuna decorazione.

I Romani amavano la natura prediligendo però parchi e giardini e le finestre delle loro abitazioni si aprivano verso l’atrio, il peristilio (cortile circondato da portici) e il giardino. Anche gli affreschi mostrano spesso prospettive di giardini; uno dei più conosciuti è senz’altro quello di villa di Livia ( Livia sposò in seconde nozze l’imperatore Ottaviano Augusto ) a Prima Porta che si trovava a nord di Roma ( ora lo si può ammirare a Palazzo Massimo accanto alla stazione Termini , tale affresco fu riportato alla luce nel 1863 e si trovava nel ninfeo sotterraneo ). La villa fu progettata per affrontare la stagione calda, probabilmente il ninfeo sotterraneo che non aveva luce e nemmeno finestre era il luogo più fresco della villa e sicuramente il soggetto pittorico della stanza contrasta con l’ambiente in cui si trovava.

Chi osservava si accorgeva di essere circondato da un giardino ordinato con una bassa siepe che separava dalla campagna, è una sorta di giardino paradisiaco con uccelli rari e piante con frutti diversi e molto evidenti che sembra quasi di poterli toccare. L’immagine di un giardino immaginario decorava un ambiente senza finestre, la vegetazione è separata da un doppio recinto (così lo spazio sembra più grande) e una lieve nebbiolina rende imprecisi i contorni dell’immagine dando una prima impressione di atmosfera. I colori verde e turchese, i dettagli degli alberi piegati dal vento, gli uccelli in volo suggeriscono una scena in movimento. Volgendo lo sguardo verso l’alto, si possono notare delle stalattiti dipinte che ricreano l’ambiente di una grotta; l’insieme esprime una sensazione di freschezza e di benessere allo spettatore che in qualche modo gli fa dimenticare la realtà di ogni giorno.

Se passate da Roma, il Palazzo è proprio accanto alla stazione; vi consiglio di farvi visita e al vostro arrivo, vi accoglieranno su più piani, statue, mosaici , monete , lacerti di affreschi e gioielli dell’epoca romana!

Sandra Barosi

Romani

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