QVIMERA di Gino Marchitelli – Recensione

QVIMERA di Gino Marchitelli

QvimeraPer quanto Marchitelli ci abbia abituato ad inserire canzoni nei suoi romanzi, in questo caso Gianni Morandi non c’entra nulla. La Chimera alla quale fa riferimento lo scrittore è la creatura mitologica figlia di Echidna e Tifone. La conosciamo grazie ai poeti classici che la descrivono come un animale con la testa di leone, il corpo di capra, e la coda di drago.

Molte facce, molte realtà per costituire un’unica creatura. Così come il male ha svariate forme e appare diverso a seconda da dove lo si guardi.

Al nord non c’è la criminalità organizzata dicono, ma ormai non ci crede nessuno.

Anche la ‘ndrangheta, o generalmente la mafia, come la chimera ha più facce, non ha più la coppola e lo scacciapensieri, ora ha il doppiopetto dei palazzinari nel boom dell’edilizia che, come ai tempi del nazismo, sfrutta manodopera a costo zero o quasi, e ribellarsi siginifica finire in qualche terreno abbandonato con gli occhi rivolti al cielo.

Chi ha soldi compra terreni, anime corpi e destini.

Come l’anima di Raul che, ingenuo in un mondo di lupi, accecato più dall’amore per la sua famiglia che dal denaro, cade nella trappola dell’avanzamento di carriera, che lo specchietto per le allodole lo metterà in una gabbia dorata finché canterà come vuole il padrone.

Anche il libro di Marchitelli come la chimera è composto da più facce che vanno a formare un unicum delle grandi verità, al punto da non essere in difetto se lo si definisce un saggio travestito da romanzo.

Marchitelli ci ha abituato a libri da vivere, sia durante la lettura che una volta terminata e Qvimera non è da meno

C’è tanto su cui riflettere e c’è poco da stare allegri perché la mancanza di lavoro trasforma il disoccupato in una facile preda per imprenditori senza scrupoli.

Il commissario Lorenzi è il personaggio creato dall’autore e protagonista di diverse indagini, in “QVIMERA” siamo alla sua seconda apparizione. La prima è intitolata “Morte nel trullo” edito anch’essa da “RedDuck Edizioni”.

Al suo fianco troviamo ancora Cristina, giornalista di cronaca, che non teme le conseguenze delle sue azioni pur di scovare e approfondire una notizia. Costi quel che costi…

Sarà questa coppia ben assortita a risolvere e tagliare uno dei tanti tentacoli che la ‘NDRANGHETA ha nel nord Italia. Una goccia nel mare, ma noi idealisti  speriano sempre che alla fine, tentacolo dopo tentacolo, il male si riesca ad estirparlo, grazie al contributo della gente onesta, e Lorenzi e Cristina lo sono, come lo siamo noi.

Non rimane che tuffarvi nella triste realtà di QVIMERA e farne tesoro, perché Marchitelli ci offre uno spaccato di realtà che non tutti hanno la sfortuna di vivere, ma che sicuramente è meglio conoscere.

Sandra Pauletto

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