Power Trip – Nightmare Logic – Thrash metal. Quello vero e duro a morire.

Power Trip – Nightmare Logic

 

Anno: 2017

Provenienza: USA

Genere: thrash metal

Membri: Chris Whetzel – basso; Chris Ulsh – batteria; Blake Ibanez – chitarra; Nick Stewart – chitarra; Riley Gale – voce

Casa discografica: Southern Lord Recordings

 

  1. Soul Sacrifice
  2. Executioner’s Tax (Swing Of The Axe)
  3. Firing Squad
  4. Nightmare Logic
  5. Waiting Around To Die
  6. Ruination
  7. If Not Us Then Who
  8. Crucifixation

 

Con il pesante revival degli anni 2000 quando si è parlato di thrash metal ci siamo imbattuti in grandi nuovi interpreti, vedi Violator e Toxic Holocaust, o i nostrani Endovein, Torment e Warmonger, giusto per fare qualche esempio. Abbiamo anche assistito a gruppi fotocopia accodatisi all’occasione giusto per cavalcare l’entusiasmo e qualche profitto. I Power Trip sono arrivati leggermente dopo, ma non per questo devono essere considerati l’ultima ruota del carro, anzi, in questi tempi di astruso fermento hanno dimostrato di saper portare il genere ad un altro livello. Partiti da radici profondamente hardcore, il gruppo di Dallas, ha dapprima distrutto il pubblico con un massiccio metalcore vecchia scuola che con le varie uscite si è tramutato in un crossover thrash sempre più preciso ed aggressivo. In questo senso il già buon debutto Manifest Decimation ha subìto un’ottima evoluzione con il disco che mi accingo a recensire, Nightmare Logic. A questo punto io vorrei che voi focalizzaste la vostra attenzione su di un concetto: thrash metal = distruzione. Recepito il messaggio? Ok. Detto questo, una costante di quello che ascolterete sarà la violenza sonora e verbale, come si percepisce nella distruttiva Soul Sacrifice, un’operazione chirurgica cerebrale di riff grattati e convulsi. Fin da subito ciò che perviene alle nostre orecchie è thrash metal di grande fattura estremamente fedele alle intransigenti regole della vecchia scuola. Se la prima traccia deve essere arrembante e rapida allora la seconda sarà lenta, inesorabile e massacrante. Questo è Executioner’s Tax (Swing Of The Axe), un inno al mosh più sudato e brutale. A fare da contraltare a questo andazzo ci pensa poi Firing Squad che porta nuovamente le pulsazioni a 1000. Una sfuriata velocissima e cupa, di una violenza incommensurabile. E’ un riff serpeggiante a dimostrare come i Power Trip siano abili a passare da velocità sostenute a partiture più ipnotiche e spietate. E’ mosh immediatamente, fulminato da assoli di chitarra al fulmicotone.

La traccia che da il titolo al disco adempie totalmente al suo compito. Con un riff grattatissimo e compresso, brillantemente sostenuto da una batteria incontrollabile, il quintetto ci conduce in un vortice apocalittico che sfuma in un finale malato ed assassino. Waiting Around To Die stupisce per le stranissime sonorità impiegate nell’intro che introducono la classica mattanza thrash. Un attacco di grande intensità che promette solo distruzione e che esalta soprattutto nella fase cadenzata. L’efficacia con cui i Power Trip inanellano e scelgono i riff è spaventosa, al punto che durante il primo ascolto mi sono dovuto alzare più volte dalla sedia per demolire la mia camera. Succederà anche a voi quando arriverete a Ruination, che con il suo susseguirsi di passaggi che sono semplicemente un tormento per l’anima, inizierete a sbattere la testa all’impazzata. Una sequela di raffiche di rabbia e violenza che si traducono in una bufera di lampi e fulmini. Se per caso non fosse ancora chiaro questi ragazzi sono dei maestri del genere e lo dimostrano nuovamente in If Not Us Then Who. Il finale in dissolvenza viene rapito da un’atmosfera sintetica oscura e nebulosa che prepara l’assalto finale di Crucifixation. Con la serietà e il terrore tipico dei gruppi più oltraggiosi degli anni ’80 giungiamo quindi alla fine di questo viaggio nel male sonoro, venendo travolti da un ruvido massacro spietato e sulfureo. Un’apocalisse che può concludersi solo con un’esplosione.

Senza parole. Nightmare Logic, un disco che è un pugno in faccia, come non si sentivano frantumarci gli zigomi da tanto tempo. L’opera di un gruppo che sa esattamente cosa sta facendo, il parto di una banda di pazzi fottuti che vuole solo distruggerti le ossa con i loro riff ultra violenti. Tutte le partiture sono al loro posto, scelte con un criterio e una cura che solo i grandi gruppi thrash metal hanno. La violenza è inaudita e i pezzi sono spietati. Signore e signori ecco a voi il thrash metal, quello vero e duro a morire.

Voto: 10

Zanini Marco

 

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