Nora una donna – Cambiaso & Casazza – Recensione

Nora una donna

Il libro si apre nel 1945: tacchi che battono, braccia che si alzano, in una Genova stretta tra la morsa del freddo e della fame.

Fame che farà compagnia al lettore come un’ombra suadente fino all’evoluzione del periodo storico.

Ma non è solo la fame ad accompagnare il lettore, ma anche il prurito. Quel prurito regalato dalle fibre sintetiche del vestiario d’ordinanza che faticava a riscaldare la pelle, ma non lesinava ad irritarla.

Poi c’è un morto ammazzato in casa, un gioielliere, un faccendiere, come potevano esserlo un po’ tutti in tempo di guerra forse, ma oltre al morto c’è la vedova, c’è soprattutto la vedova: Nora.

La vedova nera.

Nora è quanto di più sensuale si possa immaginare.

È una donna, una, di cui molti hanno avuto il piacere (reale) di assaporare la femminilità.

Ma Nora non è un vanto per nessuno,  è una prostituta che vende e sfrutta il corpo con spietata consapevolezza, usando gli uomini come burattini per ottenere la sola cosa che può dar pace alla sua anima: i soldi. Si sposa per soldi, tradisce per soldi, e forse uccide per soldi. Ma lei è davvero tutto e solo questo ? È davvero incapace di riempirsi il cuore d’amore oltre che il ventre?

È il Comissario Paolo Picasso, l’uomo che dovrà indagare sull’omicidio.

È stato anche lui uno dei tanti, e anche lui come gli altri teme che la storia possa venire a galla. Lui ha una reputazione da difendere, una famiglia da proteggere dalle proprie debolezze.

Ha paura di Nora, ma la desidera, pur non amandola. Gli riempiva gli occhi, gli scaldava il sangue, ma era il suo corpo quello che voleva, come tutti gli altri, solo che lui, a differenza degli altri, non aveva patrimoni da offrire in cambio alla mangiatrice d’uomini. Lui non aveva nulla, forse una posizione lavorativa, in quanto appartenente alle Forze dell’Ordine, ma Nora avrebbe potuto puntare molto più in alto. E allora perché Nora si concede? Perché lo protegge?

Forse la vedova ha un piano diabolico, come sempre ne ha con gli uomini, o forse la maschera che indossa fin dalla nascita, ogni tanto le va stretta, e vorrebbe togliersela?

Nora è una donna, e come tutte racchiude in sé una moltitudine di misteri che solo pochi, se attenti, potrebbero sondare.

Subirete anche voi il fascino di Nora: se siete uomini, l’ammirerete e avrete pena di lei se non lo siete, perché Nora è così: riempie la scena al punto che tutto il resto passa in secondo piano.

La coppia Cambiaso & Casazza ha dato origine ad un personaggio che lascia il segno. La scelta di usare la prima persona presente per i pensieri di Nora è geniale, e rende il tutto ancor più coinvolgente: siamo nella sua testa mentre il resto ci scorre davanti come un film.

La trama del libro prende liberamente spunto da un fatto davvero accaduto, ma siamo sicuri che per quanto i due autori abbiano tentato di attenersi ai fatti, la loro Nora abbia una marcia in più. È Nora: una donna.

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