La Ragazza del treno Paula Hawkins impressioni di Teresa Breviglieri

paula hawkinsQuando ho scelto di leggere “La Ragazza del treno” di Paula Hawkins, l’ho fatto per il semplice motivo che avevo visto un commento di Stephen King su Twitter. “Un capolavoro di suspence, Mi ha tenuto sveglio tutta la notte”. Il commento dello scrittore mi ha colpita e ho deciso di leggerlo. Il libro non mi ha tenuta sveglia tutta la notte anche perchè l’ho letto tutto d’un fiato e nonostante ci siano commenti anche negativi su questa storia, io l’ho apprezzato.

Narra la storia di tre donne. Rachel, che è il classico personaggio senza più scopi nella vita. Tradita più vole e lasciata dal marito che ama ancora, si è dedicata all’alcol, ha perso il lavoro e nonostante questo tutti i giorni si rea a Londra in treno e torna allo stesso orario in cui lo faceva di consueto. Poi abbiamo Anna, la donna per cui l’ex marito l’ha lasciata e con cui è sposato regolarmente e infine Megan che è la vittima dell’omicidio.

La povera Rachel che come vi ho detto poc’anzi è una donna distrutta dalla vita, è la protagonista indiscussa insieme al mezzo di locomozione che diventa una specie di casa per lei, di questo bel thriller tutto al femminile. Nei suoi viaggi quotidiani in treno, scopre un mondo diverso e dal finestrino riesce a ricostruire la vita di una coppia che all’apparenza è felice per poi arrivare al triste epilogo. Devo dire che negli ultimi capitoli, si intuisce la verità, ma l’autrice ha scritto questa storia con un linguaggio scorrevole e piacevolmente sobrio, che da al lettore la giusta dose di adrenalina necessaria per continuarne la lettura.

Un thriller che non annoia sicuramente e Paula Hawkins, non si dilunga in descrizioni inutili e barbose; al contrario direi. La lettura è veloce anche per questo motivo. I colpi di scena si susseguono in modo inaspettato a tratti, dando al lettore la voglia di continuare per sapere cosa succede dopo.

Complimenti a questa autrice che ha saputo mescolare amore e morte, in un romanzo che da modo a chi lo legge di apprezzarlo fino in fondo.

Teresa Breviglieri

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