La mostra di Van Gogh a Vicenza fino a 8 aprile 2018

van gogh

La mostra di Van Gogh a Vicenza

7 ottobre 2017 – 8 aprile 2018 in Basilica Palladiana

Una grande mostra dedicata a Vincent van Gogh: 129 opere, di cui 43 quadri e 86 disegni.

La monografica sul pittore copre tutto l’arco della sua produzione, dal 1880 al 1890 e presenta tra l’altro fondamentali esempi relativi al disegno, ambito imprescindibile per Van Gogh.

Negli spazi della mostra verrà proiettato anche il film documentario su Van Gogh* realizzato da Marco Goldin.

La mostra ricostruisce con precisione l’intera vicenda biografica dell’artista, ponendo dapprincipio l’accento sui decisivi anni olandesi, dunque dall’autunno del 1880 nelle miniere del Borinage, per la verità in Belgio, fino all’autunno del 1885 a conclusione del fondamentale periodo di Nuenen.

Indaga poi il periodo parigino e la tanto desiderata immersione nei colori del Sud, prima ad Arles e poi a Saint-Rémy, in Provenza.

Per giungere infine alla conclusione della sua vita con i settanta, febbrili giorni di Auvers-sur-Oise.

* incluso nel biglietto della mostra

Orari mostra

da lunedì a giovedì: 9.00 – 18.00
da venerdì a domenica: 9.00 – 20.00

la vendita dei biglietti viene sospesa 75 minuti prima dell’orario di chiusura

Fonte http://www.lineadombra.it/vangogh/?gclid=Cj0KCQiAus_QBRDgARIsAIRGNGgcFvyfL8bw3Wj_dhoqOiWrfxf8FC-0KW3V414ctfE5mo3qytT5dIQaAlq_EALw_wcB

Breve commento alla mostra di Sandra Barosi per il blog I gufi narranti

Finalmente oggi ce l’ho fatta, Vicenza e Vincent Van Gogh mi aspettavano stamattina, o meglio, io non vedevo l’ora di varcare la soglia della stupenda basilica Palladiana per assaporare i capolavori del pittore olandese. Non sto certo a scrivere della sua vita, chi ama l’arte lo conosce sicuramente meglio di me. Vorrei solo descrivere qualche mia sensazione, emozione e quant’altro mi è passato per la mente guardando da vicino i suoi quadri. Sono anche miope e per carpire meglio i dettagli , devo toglier gli occhiali , mettere a fuoco e avvicinarmi in modo vergognoso al dipinto. Non ho potuto scattare foto, non si può ma i colori, i suoi colori dati con distinte pennellate sono inconfondibili. Alla mostra vicentina mancano molti dei suoi dipinti più famosi ma ciò nonostante emerge l’essenza del pittore, la sua inquietudine, l’amore per la natura e la scoperta di un mondo contadino, povero e senza scampo. Non c’è via d’uscita dalla povertà ,dalla fame e dalla dura fatica dei campi. “ I mangiatori di patate” sono un esempio della durezza della loro vita evidente sui loro volti rassegnati ad una esistenza miserabile. In questo quadro i colori non sono vivaci ma scuri e l’unica luce proviene da una lampada del soffitto.

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