Iron Reagan – Crossover Ministry – Thrashcore cupo e apocalittico.

Iron Reagan – Crossover Ministry

 

Anno: 2017

Provenienza: USA

Genere: thrashcore

Membri: Ryan Parrish – batteria; Mark Bronzino – chitarra; Landphil Hall – chitarra; Tony Foresta – voce; Rob Skotis – basso

Casa discografica: Relapse Records

 

  1. A Dying World
  2. You Never Learn
  3. Grim Business
  4. Dead With My Friends
  5. No Sell
  6. Condition Evolution
  7. Fuck The Neighbors
  8. Power Of The Skull
  9. Crossover Ministry
  10.  More War
  11.  Blatant Violence
  12.  Parents Of Tomorrow
  13.  Bleed To Fifth
  14.  Megachurch
  15.  Shame Spiral
  16.  Dogsnotgods
  17.  Eat Or Be Eaten
  18.  Twist Your Fate

 

Iron Reagan è uno dei tanti progetti che gravitano attorno a celebri musicisti metal/ hardcore underground degli ultimi 15 anni. Ecco infatti alla voce l’istrionico Tony Foresta dei Municipal Waste, così come il chitarrista Landphil Hall, anche in Cannabis Corpse e Volture. Stilisticamente il gruppo di Richmond si rifà profondamente al thrashcore ottanti ano e bisogna dire che a tratti somiglia abbastanza ai Municipal Waste. Questo non impedisce comunque agli Iron Reagan di reinterpretare il tutto con personalità, come si evince soprattutto in questo Crossover Ministry.

Ora chiudete gli occhi per un attimo, immaginate di avere uno skate in mano e uno stereo portatile in spalla mentre vi dirigete verso la rampa più vicina, poi riapriteli ed immergetevi in questa recensione.

Crossover Mnistry attacca con la terremotante A Dying World. Un thrashcore apocalittico  di ottima fattura che ricorda l’aggressività degli Slayer, a testimoniare che c’è un po’ di metal nell’hardcore dei nostri. Ottima canzone, dove i momenti più esaltanti risiedono negli assoli di chitarra da brividi. La scaletta corre sulle note essenziali e coinvolgenti del punk hardcore più puro e incazzato attraverso l’impazzita You Never Learn e tramite i rimandi thrash metal di Grim Business, dove il marasma si libera finalmente nei più cadenzati passaggi da mosh. Alla quarta traccia arriva però l’episodio più interessante. Dead With My Friends viene introdotta dalle note gravi di un inaspettato pianoforte che si lega in maniera eccezionale alla strofa, con un riff irresistibile. Una perla crossover brillante, dominata da un buon alternarsi di cambi di tempo e dal ritornello urlato al megafono. THRASH! Gli Iron Reagan hanno sicuramente qualcosa di politico nei loro testi e nella loro attitudine, ma come spesso capita, sanno anche essere dei burloni. No Sell è un ottimo esempio del loro approccio goliardico; comunque niente di più di 12 secondi furiosi ma anche anonimi. Poco importante rispetto alla peculiarità più intrigante del disco, cioè i suoni delle chitarre. Caratteristica ben percepibile in Condition Evolution, dove a dominare sono riff semplicemente olocaustici. L’ottimo lavoro fatto sui suoni delle chitarre, dona un’oscurità inedita a Crossover Ministry, arricchendo la proposta degli Iron Reagan. Gli assoli, che fanno sempre la loro porca figura, vengono quindi ammantati da una gigantesca nuvola nera che si abbatte sul mondo promettendo solo distruzione. Il bello di questo genere è sempre stato anche la capacità di non prendersi mai troppo sul serio. Per questo ci vuole la genialità di Fuck The Neighbors in cui sembra di assistere ad un diverbio tra vicini, dove uno dei due si lamenta con l’altro per il volume troppo alto dello stereo. E’ chiaro da che parte stiano gli Iron Reagan. Per il resto il pezzo è semplicemente grandioso. Power Of The Skull invece non dice niente di che.

Notevole Crossover Ministry che si fa’ ricordare per l’alternanza di accelerazioni e rallentamenti e per il vibrante assolo di chitarra. Non mancano come preannunciato le critiche sociali: More War è un chiaro attacco all’industria della guerra che si traduce in un macigno di indomabile violenza sonora. Il tutto sempre immerso nel tono cupo che permea il disco. A questa fa’ seguito l’ottima e furente Blatant Violence, smentita da 5 secondi di pura demenza di Parents Of Tomorrow. Dopo l’esercizio thrashcore ben eseguito di Bleed The Fifth, si torna su alti livelli con Megachurch, dove gli americani vomitano tutto il loro disappunto per la chiesa. Insieme a Dead With My Friends il momento più ispirato di Crossover Ministry. Una voce melodica e infida alla Suicidal Tendencies si fonde col tipico ritornello urlato, mentre sullo sfondo si agita un uragano punk hardcore impuro di grande originalità! Shame Spiral, sclerotica e devastante fa’ da contraltare alla scanzonata e sgangherata Dogsnotgods. Un’altra traccia che lascia positivamente sbigottiti è la delirante Eat Or Be Eaten, in cui si susseguono un intro elettronico, voci femminili e una breve e letale sfuriata. Il delirio sfocia nella conclusiva Twist Your Fate, una stilettata crossover thrash spietata come un fendente.

Al ritorno discografico Iron Reagan rispondono presente con un thrashcore cupo ed originale, in cui prendono forma, nel solito caos, idee molto interessanti. Quasi una ventina di canzoni brevi, incisive e distruttive che qua e là rievocano i colleghi Municipal Waste, per ironia e muscolarità, ma che si distinguono per una drammaticità imperante. Bene o male tutta la scaletta coinvolge, dove emergono le non convenzionali Dead With My Friends, Megachurch e Eat Or Be Eaten. Disco da avere.

Voto: 8

Zanini Marco

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