Hardcore! – Il film in prima persona è uno sparatutto unidirezionale.

Hardcore!

 

Anno: 2015

Titolo originale: Hardcore Henry

Paese di produzione: Russia, USA

Genere: azione, fantascienza

Regia: Ilya Naishuller

Produttore: Timur Bekmambetov, Ekaterina Kononenko, Ilya Naishuller, Inga Vainshtein Smith

Cast: Sergey Valyaev, Andrei Dementiev, Ilya Naishuller, Sharlto Copley, Haley Bennett, Danila Kozlovsky, Tim Roth, Cyrus Arnold, Will Stewart, Oleg Poddubnyy

 

Henry si risveglia in un laboratorio dopo aver subito un incidente devastante. Ha perso un braccio, una gamba, la memoria, la vista, parte del cervello e la capacità di parlare. Viene rimesso in sesto dalla moglie scienziata Estelle. Di umano nel corpo di Henry ormai è rimasto poco, ma allo stesso tempo ora le sue capacità fisiche sono potenziate. Ad un certo punto fa’ irruzione nel laboratorio il terribile Akan, che agitando le mani riesce a sollevare le persone da terra. E’ venuto per prendere Henry, che però riesce a fuggire con Estelle. Inizia una caccia all’uomo violenta ed inarrestabile.

Sharlto Copley è Jimmy. Qui in una delle sue tante declinazioni.

Hardcore! ha fatto scalpore all’uscita del trailer, che mostrava chiaramente come fosse il primo film interamente girato in prima persona. Insomma, l’opera primigenia del russo Ilya Naishuller poteva essere epocale, ma non la è stata. Per quanto il suo film parta bene, mettendo subito in luce un interessante impasto di azione e fantascienza, dove la carne si mescola al tessuto sintetico con una plasticità tutta anni ’80, numerose sono le note dolenti. D’accordo, Hardcore! adempie sicuramente all’obbiettivo di qualsiasi film adrenalinico e l’immedesimazione è giustamente amplificata ( mettiamoci pure la particolarità di proporre un protagonista muto), ma ciò che latita soprattutto è la storia. Assistito ai primi 20 minuti non si scorge altro che una sequela fine a se stessa di violenza che non prevede altro su cui soffermarsi. Preoccupazione unica del regista è quella di sparare ed ammazzare il più possibile. E basta. Le scene stesse si ripetono, somigliandosi un po’ tutte come in un videogioco, che è il supporto di riferimento. La brutalità concepita da Naishuller comunque è di quelle che si ricordano e per questo basterebbero i titoli di testa, accompagnati da scozzamenti, esplosioni e amputazioni al rallentatore impressionanti. Per chi è affezionato al genere, sarà impossibile poi non scorgere riferimenti ad una pellicola ben più riuscita come Crank, saccheggiata in lungo e in largo; in quel caso c’erano interpreti ben più capaci, tra cui un Jason Statham in grande forma e il tutto per ironia ed ottimi spunti di regia colpiva nel segno alla grandissima. Altro problema qui infatti è il cast, che a parte l’ottimo e camaleontico Sharlto Copley ( l’attore feticcio di Neil Blomkamp), non si fa’ ricordare.

Approssimandosi al finale sopraggiunge la noia, dovuta alla mancanza di idee o di trama interessanti, ed emerge la natura video ludica del soggetto. Accentuando l’influenza della materia fantascientifica, Naishuller non si fa’ mancare un accenno al complottismo di Atto Di Forza, dove il protagonista, in fin di vita guadagna lo spasmo decisivo grazie al ricordo del padre (Tim Roth), uno dei pochi momenti degni di essere ricordati. Complessivamente un film mediocre, meglio passare oltre.

Zanini Marco

 

 

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