Ghostbusters – Acchiappafantasmi & Ghostbusters – Recensione doppia

Ghostbusters – Acchiappafantasmi & Ghostbusters – Recensione doppia cinema

01

 

Ghostbusters – Acchiappafantasmi

 

Anno: 1984

Titolo originale: Ghostbusters

Paese di produzione: USA

Genere: commedia, fantascienza

Regia: Ivan Reitman

Produttore: Ivan Reitman

Cast: Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Rick Moranis, Annie Potts, William Atherthon, David Margulies, Slavitza Jovan, Michael Ensign, Alice Drummond

Ghostbusters

Ghostbusters

 

Anno: 2016

Titolo originale: Ghostbusters

Paese di produzione: USA

Genere: commedia, fantascienza

Regia: Paul Feig

Produttore: Amy Pascal, Ivan Reitman

Cast: Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones, Chris Hemsworth, Cecily Strong, Andy Garcia, Neil Casey, Charles Dance, Micheal Kenneth Williams, Matt Walsh, Michael McDonald, Ed Begley Jr., Steve Higgins, Toby Huss, Karan Soni, Bill Murray, Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Ernie Hudson, Annie Potts, Ozzy Osbourne, Al Roker, Pat Kiernan

 

New York. Un simbolo degli Stati Uniti d’America. Una città che sa’ colpire col gigantismo dei suoi edifici, ma anche soffocare con la sua ridondanza. Le luci, i grattacieli infiniti, il turbinio e la velocità della sua vita. Un mondo che conserva ancora un fascino innegabile, l’esempio più immediato di metropoli dell’eccesso, del consumo e dell’abbondanza. Il suo fascino è nutrito dai turisti, che la sognano continuamente e soprattutto viene gelosamente custodito dai suoi cittadini, che la amano. Nei suoi anfratti tuttavia è possibile incontrarne anche i pericoli. La criminalità a New York raggiunse il suo picco nell’intera decade degli anni ’80 e, nonostante dal 2005 sia diminuita drasticamente, sotto questo punto di vista ha sempre avuto una cattiva reputazione. Ma se la minaccia per l’umanità non fosse solo quella terrena? Quale luogo migliore se non il grande schermo per teorizzare questa macabra apocalisse?

Spacciatori e assassini dovranno attendere. Residui ectoplasmatici, fluttuazioni spettrali e divinità sumere, ecco cosa inizia a terrorizzare New York. Partendo da avvenimenti di basso profilo, come apparizioni in biblioteche che spaventano indifese vecchiette o classiche case infestate, i fantasmi strisciano tra la gente e sembrano promettere la conquista della città. Ora chi è che può salvare New York? Nell’ottica del regista Ivan Reitman gli eroi della situazione sono tre scienziati, che da anni studiano il paranormale, ma vengono considerati da tutti dei buffoni. Peter Venkman, Raymond Stantz e Egon Spengler stavolta hanno però l’occasione di dimostrare a tutti che hanno ragione. Raymond e Egon, i due veri cervelli della squadra,iniziano a progettare attrezzature protoniche sofisticatissime per catturare le entità e rinchiuderle in una cella di stoccaggio. E’ tutto pronto. I tre vendono la casa di Raymond, si stabiliscono in un palazzo fatiscente, ex caserma dei Pompieri e per spostarsi usano una vecchia ambulanza che diventerà la Ecto One. Così si trasformano ufficialmente in Acchiappafantasmi.

Ghostbusters-Acchiappafantasmi
Egon Spengler (Harold Ramis), Winston Zeddemore (Ernie Hudson), Peter Venkman (Bill Murray) e Raymond Stanz (Dan Aykroyd). I Ghostbusters al completo.

A loro si aggiungono la macchietta della segretaria zitella ed esaurita, Janine Melnitz e più tardi Winston Zeddemore,assunto per far fronte al crescente numero di richieste di de – fantasmizzazione.
Un giorno a varcare la porta dei Ghostbusters è Dana Barret, una violoncellista single molto attraente, di cui Venkman si innamora immediatamente. Dana dice di aver visto mostruose apparizioni nel suo frigorifero e di aver sentito ripetere la parola “Zuul”.Questo fenomeno paranormale è l’inizio della serie di eventi più importanti del film, che scateneranno una vera apocalisse a New York.Con questa premessa Ghostbusters – Acchiappafantasmi diventa giustamente uno dei più grandi classici del cinema degli anni ’80. Affascinati dalle tematiche esoteriche, Dan Aykroyd e Harold Ramis presentano una sceneggiatura molto originale ad Ivan Reitman, che comunque ammise di essersi ispirato ad un cortometraggio Disney del 1937 intitolato Gli Scacciafantasmi,con Topolino, Paperino e Pippo. Il regista americano aveva realizzato fino a quel momento Polpette (1979) e Stripes – Un Plotone Di Svitati (1981), due film che non passarono alla storia, ma che videro già presente in pianta stabile l’attore Bill Murray, che diventerà un simbolo anche di Ghostbusters – Acchiappafantasmi. A quest’ultimo spetta il personaggio di Peter Venkman, lo psicologo e parapsicologo mattacchione e un po’ strambo, fonte di umorismo pacato ma raramente così efficace sul grande schermo. L’interpretazione di Murray è semplicemente fantastica e scrive una nuova pagina nel ruolo della star, donandogli la giusta eccentricità.Impresa non difficile comunque per uno che usciva dal Saturday Night Live. Della stessa pasta sono fatti Dan Aykroyd e Harold Ramis. Il primo è Raymond Stantz,già presente in 1941 – Allarme A Hollywood (1979) e nei celebri The Bues Brothers (1980) e Una Poltrona Per Due (1983), esperto del paranormale e di metallurgia,simpatico e infantile nel modo di approcciarsi al suo lavoro, ma preparatissimo in materia. Ramis interpreta invece quello che oggi vedremmo di più come un nerd, Egon Spengler. E’ il più colto dei tre e nonostante la sua laconicità, Ramis ha saputo infondergli un carisma inaspettato, che lo porta anche ad uscite ironiche ancora oggi indimenticabili.
Da un punto di vista interpretativo Ghostbusters – Acchiappafantasmi è riuscito, potendo contare anche sul fascino,a tratti indemoniato, di Sigourney Weaver e sui camei comici di Rick Moranis, nei panni del vicino di casa sfigato e logorroico.
La storia di Aykroyd e Ramis segna un nuovo passo nella cinematografia di fantascienza ponendosi come principale obbiettivo quello di divertire. Certo, l’amore per i fluidi verdastri e ributtanti e per le mostruosità ultraterrene di stampo vagamente fumettistico è presente, ma è tutto visto in un’ottica più che altro burlona e spensierata.

Il film di Reitman sfugge infatti alle definizioni,passando agilmente dal racconto orrori fico/fantascientifico alla pura commedia. Gli eroi stavolta, esteticamente parlando, sono tutto ciò che può sfuggire alla concezione tipica del termine. Gli Acchiappafantasmi, prima di diventare tali,sono considerati degli sfigati, dei falliti, e dopo vengono presi per ciarlatani. La tragica situazione che va delineandosi però da loro una possibilità di rivalsa,per dimostrare a tutti che sanno fare qualcosa e non sono soltanto studiosi del fantastico. Alla fine i loro zaini protonici sparano flussi rossastri e per le entità paranormali non c’è scampo. Qualcuno si metterà sempre contro di loro,magari un’ambientalista deciso a fare carriera,ma sarà il Sindaco della loro città alla fine a dargli ragione. Questo sancisce definitivamente l’amore tra i Ghostbusters e New York. Un amore che emerge nell’epico scontro finale, in un trionfo di patriottismo fieramente americano.

In pochissimo tempo la prima avventura degli indagatori del paranormale diventa un grande successo ed è ancora oggi considerata una visione fondamentale. Le scene memorabili si sprecano e l’umorismo ricercato punta dritto a mettere in ridicolo le caratteristiche che renderebbero serio un film popolato di mostri e fantasmi, ironizzando pure sul terrificante L’Esorcista di Friedkin (1973).
Per confermarne il successo nel 2000 Ghostbusters – Acchiappafantasmi raggiunge la ventottesima posizione nella classifica delle migliori cento commedie americane di AFI’s 100 Years…100 Laughs e nel 2015 è stato conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. La pellicola di Ivan Reitman ha poi originato una serie televisiva a cartoni animati intitolata Ghostbusters (1986) e un seguito, Ghostbusters II-Acchiappafantasmi II (1989). Quest’ultimo, sempre ad opera di Reitman, non ha però avuto il successo del primo, risultando meno ispirato e divertente. Insomma, il grande marchio di fabbrica è mancato.

Il cineasta americano comunque è rimasto abbastanza segnato dalle creature che potrebbero infestare il nostro quotidiano, infatti nel 2001 ha diretto Evolution, un film dove al posto dei fantasmi c’è una sorta di specie aliena. Forse a causa della medesima regia alla fine per molti versi ricorda il capolavoro che nell’84 fece conoscere Reitman al grande pubblico. Non si può dire che raggiunga quel livello, ma di certo merita la visione.

Ghostbusters-Acchiappafantasmi
Un logo diventato iconico.

Sembrava che gli Acchiappafantasmi potessero vivere solo di ricordi, ma nel 2016 il giovane e talentuoso regista Paul Feig riprende in mano il soggetto e lo riporta sul grande schermo donandogli una veste inedita, pronta a far discutere più di un appassionato. Erin Gilbert e Abby Yates indagano il paranormale e decidono perciò di scrivere un libro su questi fantomatici studi. A distanza di anni sembra che la loro opera sia passata inosservata, ma è la stessa Abby, all’insaputa di Erin, a cercare di tenerla in vita pubblicandola su Internet. Nel frattempo Erin ha iniziato ad insegnare alla Columbia University. Quando però il direttore dell’istituto scopre la pubblicazione delle due, Erin viene presa in giro da tutti e si ritrova senza lavoro. Abby, ancora convintissima dell’esistenza degli spettri, sta conducendo i suoi studi in una scuola insieme ad un’altra scienziata, Jillian Holtzmann. Anche loro rimangono con le gomme a terra, perciò Erin,Abby e Jillian decidono di mettersi insieme per indagare sui fantasmi autonomamente;questo non prima di aver ri – convinto la più scettica, Erin, facendole fare una gita in una casa infestata.

Le modalità di iniziazione sono più o meno le stesse:le tre si insediano all’ultimo piano di un ristorante cinese dove creano il loro laboratorio, ma stavolta sarà il quarto membro, Patty Tolan, a fornire il mezzo, che non è più un’ambulanza ma un carro funebre.

Ghostbusters
I nuovi Ghostbusters sono donne: Abby Yates (Melissa McCarthy), Jillian Holtzmann (Kate McKinnon), Erin Gilbert (Kristen Wiig), Patty Tolan (Leslie Jones).

E’ chiaro però quale sia la novità più rilevante: la squadra Acchiappafantasmi del 2016 è al femminile. Già autore di film dove sono le donne a comandare, come Le Amiche Della Sposa (2011) o il divertentissimo Spy (2015), Paul Feig compie una rivisitazione che rispetti a grandi linee il concetto originale ma mantenendo il proprio stile estremamente divertente, ironico e dissacrante nei confronti dei clichè più maschilisti del genere.

La risposta del pubblico, com’era facile immaginarsi, purtroppo, è stata più che altro negativa. Tristemente tocca ammettere che gli anni non hanno scalfito le opinioni dello spettatore più conservatore. Poco importa, perché Ghostbusters non è un rifacimento di scarsa qualità, anzi tutt’altro. Fondamentalmente le premesse e i personaggi percorrono le stesse strade: il gruppo di persone messe ai margini della società a cui non crede nessuno, che perseverano sulle loro convinzioni. Unica differenza,sono femmine e com’è lecito aspettarsi dal regista, nel film è presente una critica al mondo maschile. Logicamente, non c’è più la segretaria, ma l’alter ego di Janine Melnitz ora è al maschile ed è interpretato da un fantastico Chris Hemsworth. Naturalmente la trama si differenzia per qualche elemento dall’originale,sfuggendo al rischio del plagio. Anche in questo caso il cast è composto da figure comiche prese dal Saturday Night Live: Kristen Wiig (Erin), Melissa McCartthy (Abby) e Kate McKinnon (Jillian). Da questo scaturisce la devastante comicità del riadattamento, fautore di risate assicurate dall’inizio alla fine proposte in maniera esagerata ma allo stesso tempo brillante. Paul Feig concepisce l’umorismo come un susseguirsi di battute ricche di particolari, che aspettano solo di essere scovati visione dopo visione per ridere sempre di più.

Si può dire che Ghostbusters accentui notevolmente la commedia rispetto al predecessore, ma senza trascurare la tematica principale. La goffaggine estrema di cui viene investito Kevin (Chris Hemsworth) è esilarante e in questo caso rappresenta una delle vittorie del genere femminile sui colleghi maschi. L’alchimia tra le due attrici feticcio di Feig,la Wiig e la McCarthy, è di rilievo, ma una delle cose più riuscite del film è Jillian. La McKinnon, interpellata per prendere il posto di Egon Spengler, è un animale del grande schermo e possiede un’espressività formidabile, che potrebbe ricordare quella del migliore Jim Carrey. In una parola, straordinaria. La sua figura poi, totalmente anacronistica, si rifà alla versione di Egon dei cartoni animati, quella col ciuffo biondo indistruttibile. In mezzo a questa straripante simpatia alla fine i vecchi interpreti ricompaiono tutti, tranne naturalmente il defunto Harold Ramis. Diverse cose sono cambiate dal 1984, ma quando le Ghostbusters trionfano, la simbiosi con New York si palesa di nuovo e sui grattacieli compaiono messaggi luminosi di ringraziamento. Acchiappare i fantasmi è ancora attuale. Paul Feig intanto continua a dimostrarsi un grande regista di commedie.

 

Zanini Marco

3

3

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.