Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni

Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni

MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Via Piangipane 81 – Ferrara

Dal 14 dicembre 2017 al 16 settembre 2018

Il MEIS apre a Ferrara e svela come la storia, la cultura e l’identità italiane si siano formate anche grazie agli ebrei, presenti nella penisola da oltre duemila anni

Con la mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, allestita al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS dal 14 dicembre, l’ebraismo si apre ai non ebrei e racconta al largo pubblico come la vitale e ininterrotta presenza da oltre due millenni degli ebrei nel nostro Paese abbia dato un contributo fondamentale alla storia e alla cultura italiane, tra periodi di convivenza e di interazioni feconde, e altri di persecuzioni e cacciate.

Il MEIS accompagna il visitatore alla scoperta di una vicenda sorprendente e ai più sconosciuta, un viaggio irripetibile nell’Italia ebraica dalla distruzione del Tempio di Gerusalemme ad opera dei Romani alla vita sotto Giulio Cesare, dal rapporto con i pagani e con il cristianesimo, assurto a religione ufficiale, fino alla dispersione degli ebrei, dal loro ruolo nel Meridione al dialogo tra le culture cristiana, ebraica e araba nella Sicilia del medioevo.
Attraverso oltre duecento oggetti preziosi – manoscritti, incunaboli e cinquecentine, documenti medievali, epigrafi di età romana e medievale, anelli, sigilli, monete, lucerne e amuleti poco noti o mai esposti prima, provenienti dai musei di tutto il mondo –, il percorso comunica l’unicità della vicenda ebraica in Italia e testimonia come essa sia parte del DNA italiano.
Oltre duecento oggetti – molti preziosi e rari –, fra i quali venti manoscritti, sette incunaboli e cinquecentine, diciotto documenti medievali, provenienti in gran parte dalla Genizah del Cairo (un significativo archivio dell’ebraismo medievale riscoperto nella capitale egiziana), quarantanove epigrafi di età romana e medievale e centoventuno tra anelli, sigilli, monete, lucerne, amuleti, poco noti o mai esposti prima, prestati da musei italiani e stranieri di primo piano. E un percorso espositivo coinvolgente, ricco di immagini, ricostruzioni ed esperienze offerte al visitatore.
La mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, che di fatto costituisce il primo segmento del percorso permanente del MEIS, comunica in modo originale l’unicità della storia dell’ebraismo italiano, descrivendo – per la prima volta con tale ampiezza – come la presenza ebraica si sia formata e sviluppata nella Penisola dall’età romana (II sec. a.e.v.) al Medioevo (X sec. d.e.v..) e come gli ebrei d’Italia abbiano costruito la propria peculiare identità, anche rispetto ad altri luoghi della diaspora.
Attraverso cinque grandi divisioni, il percorso curato da Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, con l’allestimento dello studio GTRF Tortelli Frassoni Architetti Associati, individua le aree di provenienza e dispersione del popolo ebraico, ripercorre le rotte della diaspora e dell’esilio verso il Mediterraneo occidentale, dopo la distruzione del Tempio. Documenta la permanenza a Roma e nel sud Italia, parla di migrazione, schiavitù, integrazione e intolleranza religiosa, in rapporto sia al mondo pagano che a quello cristiano. Segue la fioritura dell’Alto Medioevo e poi, in un clima politico segnato dalle dominazioni longobarda, bizantina e musulmana, il precisarsi di una cultura ebraica italiana, anche a nord. Fino alle Crociate, agli eccidi, alle conversioni forzate che segnano le comunità ebraiche tedesche, mentre quelle italiane godono ancora di una notevole stabilità e relativa convivenza con l’ambiente circostante, come testimonia l’ebreo Beniamino da Tudela nel suo “Libro di viaggi”.
A introdurre i temi in mostra, lo spettacolo multimediale “Con gli occhi degli ebrei italiani”, che in ventiquattro minuti ripercorre la storia del Paese dal punto di vista dei suoi abitanti ebrei.

 

La mostra è promossa dal MEIS sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – UCEI.

Dal martedì al mercoledì e dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, e il giovedì dalle 10.00 alle 23.00 (La biglietteria chiude alle 22.00).
Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 31 marzo (primo giorno di Pesach), 10 settembre (primo giorno di Rosh Hashanà).
Negli stessi orari saranno attivi anche il MEIShop, la biblioteca, il centro di catalogazione e i laboratori didattici del Museo.

Giorni di chiusura

 

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