Berlusconi ascesa e discesa di un politico chiacchierato (quindicesima parte)

Berlusconi ascesa e discesa di un politico chiacchierato (quindicesima parte)

Epilogo

Conosciamo, bene o male, Berlusconi per quello che ha fatto o per come appare davanti al teleschermo, e ne abbiamo tratte le nostre convinzioni a proposito. Naturalmente le opinioni possono essere simili o contrastanti. Ma quello che risulta, sebbene sommariamente, agli psicologi non tutti lo sanno. Il quadro che emerge è decisamente interessante.

Berlusconi è vittima di un pericoloso “narcisismo patologico”, i suoi comportamenti non sono controllati se non riesce a disporre, nel caso specifico, dell’ammirazione della gente, del potere e nel successo illimitato da cui dipende, e questo atteggiamento in psichiatria è riconducibile verso un “disturbo narcisistico della personalità”.

Nando Cito, negli anni 1976/77 è stato tutore ed educatore privato dei figli di Berlusconi. Un giorno in piscina Pier Silvio domandò a suo padre perché non facesse una gara di nuoto con Nando. Berlusconi padre, di nascosto, chiese al tutore di farlo vincere perché non avrebbe mai accettato di perdere, specialmente davanti a suo figlio.

Si evidenzia una marcata caratteristica di “delirio di onnipotenza”.

Nel contempo il ricorso frequente alla sfacciata menzogna, o nel suo classico atteggiamento con ragazze giovani o minorenni evidenzia tratti antisociali. Il ricorso alla menzogna è un modo per manipolare la realtà specialmente per le sue manie di persecuzione dovute anche alla mancanza di tolleranza nei confronti degli altri che si oppongono a lui. Questi cosiddetti nemici lo rendono forte.

Perché in realtà nel suo mondo immaginario ha bisogno di una corte complice e plaudente.

Maggiori processi di Berlusconi

Condanne

Processo Mediaset per frode fiscale, falso in bilanci e appropriazione indebita. Condannato a 4 anni di cui 3 coperti dall’indulto

Berlusconi condannato in via definitiva

 

Prescrizione

Lodo Mondadori per corruzione

All Iberian 1 finanziamento illecito ai partiti

Consolidato Fininvest Falso in bilancio

Bilanci Fininvest 1988-92 falso in bilancio e appropriazione indebita

Processo Lentini falso in bilancio

Corruzione avvocato Mills

Unipol rivelazione segreto d’ufficio

Corruzione del senatore De Gregorio

Intervenuta amnistia

Falsa testimonianza sulla P2, Acquisti dei terreni di Macherio falso in bilancio

Il fatto non costituisce più reato in quanto Berlusconi si è fatta la legge per depenalizzare il falso in bilancio

All Iberian 2 falso in bilancio

Processo Sme-Ariosto 2 falso in bilancio

Assoluzione

Processo Ruby, Processo Sme-Ariosto, Tangenti alla Guardia di Finanza (insufficienza probatoria), Medusa cinematografica (forma dubitativa), Mediatrade

Procedimenti in corso

Processo Escort, Inchiesta Ruby, Finanziamento illecito ai partiti, Corruzione dei senatori Razzi e Scilipoti

Leggi ad personam più importanti

Decreto Berlusconi (1984) La prima legge ad personam risale al 1984 quando tre pretori sequestrarono gli impianti di trasmissione delle televisioni della Fininvest. Intervenne immediatamente il Presidente del Consiglio Bettino Craxi che dopo due decreti, chiamati Berlusconi, riescì a farli convertire in legge. E le televisioni ripresero a trasmettere senza problemi.

Decreto Biondi (1994) Niente più custodia cautelare in carcere per i reati contro la pubblica amministrazione, compresi anche quelli finanziari come la corruzione e concussione. Fu chiamato anche il decreto “salvaladri”. Furono scarcerati anche l’ex ministro De Lorenzo, il medico di Totò Riina, Antonino Cinà e la moglie di Pierr Poggiolini.

Legge Tremonti (1994) Detassa gli utili reinvestiti dalle imprese. Mediaset con questa legge risparmia 243 miliardi di lire di tasse per acquistare i diritti cinematografici.

Legge Maccanico (1997) Nel 1994 la legge Mammì consentiva a Berlusconio di possedere tre televisioni sull’analogico terrestre. Legge che venne ritenuta incostituzionale, di conseguenza una delle reti televisive di Berlusconi, presumibilmente Rete 4, avrebbe dovuto traslocare sul satellitare ed abbandonare l’analogico terrestre. Il Ministro Maccanico, del Governo Prodi, concesse una proroga in attesa di una legge chiarificatrice che arrivò nel 1997. Legge ostica da interpretare che comunque consentì a Rete 4 a continuare a trasmettere.

Decreto salva Rete 4 (1999) Ma nel 1998 venne bandita una gara di l’acquisizione delle nuove concessioni televisive. Rete 4 perse la sua concessione, al suo posto sembrava dovesse subentrare Europa 7 di Francesco Di Stefano. Tutto a posto quindi. Neanche a parlarne. Venne concessa dal governo D’Alema “un’abilitazione provvisoria” a continuare a trasmettere senza concessione.

Nel 2003 Berlusconi firmò una ulteriore proroga allo spegnimento di Rete 4.

Nel 2004 Gasparri firmò l’ennesima legge che permetteva a Rete 4 di continuare a trasmettere.

Ed Europa 7? Nessuno si pose il problema. Il povero Di Stefano per i successivi 10 anni si vide negare la possibilità di trasmettere, sebbene ne avesse avuto tutti i diritti di legge.

Rogatorie (2001) A Berlusconi non piacevano i giudici che lo indagavano e andavano a ficcare il naso nei suoi conti all’estero con le rogatorie, e allora appena tornato al governo nel 2001 fece approvare subito la legge che non prendesse in considerazione le prove che arrivavano dall’estero.

Però la legge contraddiceva le convenzioni internazionali ratificate dall’Italia, e la legge fortemente voluta da Berlusconi decadde clamorosamente.

Falso in bilancio (2002) Con cinque processi in corso per il falso in bilancio Silvio corse ai ripari. In pratica tutti i processi vennero cancellati, tra i quali All Iberian 2, Processo Sme e quello sull’acquisto del calciatore Lentini.

Legge Frattini (2002) una legge che permise di mantener inalterato il conflitto d’interessi di Berlusconi.

Legge Cirami (2002) Berlusconi non tollerava di essere giudicato dai giudici di Milano sostenendo la loro prevenzioni nei suoi confronti e voleva spostare la sede a Brescia. La legge sul legittimo sospetto venne approvata il 5 novembre del 2002, ma la cassazione l’anno dopo boccia tutto e restituisce a milano i processi nei confronti di Berlusconi e Previti.

Lodo Maccanico-Schifani (2003) Protegge le più alte cariche dello Stato, sospendendo i processi in atto. Riguarda Il Presidente della repubblica, quello del consiglio, i Presidenti del Senato e della Camera e della Corte Costituzionale. Ma nel 2004 la Corte boccia il “lodo”. Intanto “Lui” ci aveva provato. Tentar non nuoce, ma ci riproverà.

Condono fiscale (2003) Il condono tombale viene contenuto nella legge finanziaria del 2003, malgrado le assicurazioni del Presidente del Consiglio che assicurava di non essere interessato alla manovra, Mediaset ne approfitta immediatamente e invece di pagare 197 milioni di euro ne paga solamente 35, mentre Berlusconi…….

Legge salva-Previti (2005) Chiamata anche ex Cirielli, in quanto il primo firmatario fu proprio il deputato Edmondo Cirielli, che dopo alcune modifiche apportate dal terzo governo Berlusconi, decise di non firmare il testo e di disconoscerlo.

In pratica la legge modificava il calcolo della prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio, e consentiva altresì che gli ultrasettantenni potessero beneficiare degli arresti domiciliari. Ne trassero beneficio Berlusconi nel processo riguardante il caso Mills, e Cesare Previti implicato nel processo Imi-Sir.

Lodo Alfano (2008) Nel 2033 ci aveva provato Schifani a mettere per legge un ombrello protettivo alle più alte cariche dello Stato, ma il provvedimento fu bocciato dalla Corte l’anno dopo. Nel 2008 ritornato al governo Berlusconi, con il processo Mills che incombe, ci riprova tramite Alfano. Peccato che la Consulta lo boccerà nuovamente.

Legittimo impedimento (2010) I processi ormai sono diventati ingombranti ed ossessivi per il Cavaliere che non sa più a che santo votarsi. Che diamine, pensa, il santo sono Io, ed infatti cosa fa?

Fa approvare la legge che gli garantisca l’impedimento, tramite una certificazione della Presidenza del Consiglio, a comparire nelle udienze.

Per scrivere questa storia di Berlusconi, che prende in esame il periodo fino alla sua discesa nell’agone politico del 1994, mi sono avvalso di alcuni testi ricorrendo anche ad articoli dell’epoca.

Mani pulite (Barbacetto, Gomez, Travaglio) Chiarelettere

Mani sporche (Barbacetto, Gomez, Travaglio) Chiarelettere

Dalla P2 alla P4 (Marco Marsili) Termidoro Edizioni

I segreti della Massoneria (Antonella Beccaria) Newton Compton Editori

L’odore dei soldi. Origini e misteri delle fortune di S. Berlusconi (Elio Veltri, Marco Travaglio) Editori Riuniti

L’unto del signore (Ferruccio Pinotti, Udo Gumpel) BUR

Colletti sporchi (Ferruccio Pinotti, Luca Tescaroli) BUR

Senz’anima. Italia 1980-2010 (Massimo Fini) Chiarelettere

Al di sotto di ogni sospetto (Michele De Lucia) Kaos Edizioni

Ad Personam (Marco Travaglio) Chiarelettere

Le mille balle blu (Gomez, Travaglio) BUR

Vent’anni dopo. La parabola del berlusconismo (Piero Ignazi) il Mulino

Il libro nero dell’Italia di Berlusconi (Felice Froio) Newton Compton Editori

Berlusconi. gli affari del Presidente (Giovanni Ruggeri) Kaos Edizioni

Berlusconi. Inchiesta sul signor Tv (Giovanni Ruggeri & Mario Guarino) Kaos Edizioni

Alberto Zanini

2 Risposte a “Berlusconi ascesa e discesa di un politico chiacchierato (quindicesima parte)”

    1. Per adesso non ho niente in cantiere, però se ti può interessare sto portando avanti un discorso ad ampio respiro raccontando gli anni 70, dove parlo un po’ di tutto quello che è avvenuto in quegli anni, politica compresa. ciao.

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