Ben, Tondo e gatto Peppone – Gino Marchitelli con intervista

BenQuando si dice saper scrivere! Gino Marchitelli è conosciuto come autore di romanzi noir editi dalla RedDuck edizioni e dalla Fratelli Frilli Editori, ma in questo suo lavoro intitolato: “Ben, Tondo e gatto Peppone” edito dalla “Zefiro” dimostra che la versatilità che conoscevamo in campo artistico vale anche in quello letterario. Il libro infatti è una fiaba, non solo per bambini, che ha per protagonisti una famiglia di topolini ed un gatto. Si sentiva il bisogno di un testo così. Ricco di insegnamenti e di avventure, che coinvolge il lettore riuscendo a farlo emozionare e commuovere. Il libro, oltre alla qualità del testo, è arricchito da stupendi disegni a colori di Julia Barissani, che lo rendono ancor più accattivante agli occhi dei bambini. Il volume è il primo di una serie che vedranno il topolino Ben coinvolto in diverse avventure. In questa intitolata come detto: “Ben, Tondo e gatto Peppone” conosceremo la famiglia dei topolini, le loro caratteristiche ed il loro passato. Impareremo con loro, pagina dopo pagina, a sconfiggere il pregiudizio e ad affrontare la vita collaborando con chi ci sta vicino ogni giorno, aiutandosi ognuno in base alle proprie capacità. Ma questa fiaba non ha il solo merito di far rilfettere ed insegnare. “Ben, Tondo e gatto Peppone” ha contribuito anche, grazie a parte dei proventi delle vendite e alle donazioni dei cittadini alla raccolta di fondi per  la realizzazione di laboratori didattici per alunni delle elementari nei comuni terremotati di Visso (MC) e Amandola (FM) colpiti dal sisma del 2016, ma scambiamo quattro chiacchiere con l’autore.
D. Ciao Gino e bentornato sulle pagine dei Gufi Narranti, come mai questa volta hai scritto un testo per grandi e bambini?
Tento di cimentarmi in diversi aspetti letterari, dal racconto alla poesia, sono approdato ai romanzi noir, poi la parentesi – che prosegue – di storie legate ai momenti importanti della vita della nostra democrazia : Resistenza, Guerra, l’autunno clado, gli anni ’70. Ho avuto modo anche di realizzare un DVD con la videointervista ai partigiani della Val D’Ossola liberata nel 1944 dai nazifascisti per 40 giorni, e nel libro-testimonianza sulle stragi incontrando la famiglia Pinelli. Diciamo che ho il desiderio di lavorare a tutto tondo su progetti letterari e per questo motivo sperimento, studio, provo, immagino… così come ho ritrovato da qualche anno un rapporto positivo e importante con gli strumenti musicali e la musica. Questo libro per bambini arriva dal desiderio di provare a portare avanti il “racconto”, la “narrazione” anche a loro e non solo al mondo degli adulti al quale prevalentemente mi rivolgo.
D. Com’è strutturato il progetto di Ben e i suoi fratelli? D. Com’è strutturato il progetto di Ben e i suoi fratelli?
Il progetto nasce dall’incontro casuale con Carlo Pagliacci giornalista e poliedrico organizzatore di attività culturali importanti, nonché editore in prevalenza per bambini. Chiacchierando del più e del meno un giorno gli ho raccontato che stavo scrivendo un racconto per bimbi che avesse però dei contenuti – in modo soft ovviamente – contro il pregiudizio e la gelosia, contro la discriminazione verso il cosìdetto “diverso”… visti i tempi critici e pericolosi che stiamo vivendo, dove la violenza e l’esclusione quasi regnano sovrani nel nostro Paese e l’ignoranza sta spaventosamente prendendo il predominio del mondo occidentale
D. Com’è nata la collaborazione con Julia Barissani?
Prima di parlare di Julia finisco dicendo che Zefiro Edizioni (Pagliacci ndr) ha accettato di leggere il mio racconto, lo ha adeguato, mi ha chiesto modifiche e poi ha deciso di pubblicarlo. A quel punto è stato lui a cercare la disegnatrice più adeguata e in linea con l’idea che avevo di topolini e gatto… ed ecco che ha individuato Julia Barissani di origini Argentine, una ragazzina davvero in gamba come hanno potuto vedere coloro che hanno letto e sfogliat il libro. Julia ha realizzato i personaggi – in acquarello – quasi al 100% di come io li immaginavo. Questo vuol dire che è entrata nella storia. E’ una ragazzina talentuosa che ha, a mio parere, se coltiverà questa passione, un futuro molto interessante e importante nel campo grafico. Poi a Maggio 2017 ci siamo conosciuti di persona grazie a Pagliacci, alla rassegna Macerata racconta dove, insieme, abiamo parlato del progetto di Ben & Tondo… il progetto è poi diventato lo spunto per il lungo viaggio in bicicletta di 1200Km che ho deciso di fare per raccogliere fondi e aiutare i bambini marchigiani, regione alla quale sono molto legato, e che ha portato ad incassare ben 10.000€ dei 3.000€ previsti. Un’esperienza umana e solidale molto significativa. A Marzo andremo poi a consegnare ufficialmente la somma definitiva [tolte spese del crowdfunding, ricompense ai sostenitori ecc.] direttamente in loco con Mus-e e i sindaci coinvolti… sicuramente non si tratterà più di due laboratori didattici ma tre forse quattro… un gande risultato. La fatica ha avuto un senso.

D. Come mai hai scelto proprio dei topolini ed un gatto?

Il gatto, il topo e il cane sono gli animali più vicini ai gusti dei bambini. Nel loro immaginario sono sempre esistiti e sempre esisteranno, non c’èun motivo vero e proprio per cui ho scelto topi e gatto, forse perché erano adeguati ad essere in linea con l’idea da un lato del “pericolo” esterno per la famiglia dei topi e per l’eterno conflitto famigliare che volevo raccontare circa il pregiudizio di cui dicevo prima
D. Oltre al progetto di Ben c’è altro in cantiere?
i progetti sono tanti, molteplici e variegati. Per prima cosa già dalla metà di gennaio parte il tour di presentazioni dell’ultimo romanzo “Milano tra Utopia & Rivoluzione” in giro per l’Italia che mi impegnerà per tutto l’anno insieme alle presentazioni di questo libro per bambini e alla collaborazione ai laboratori didattici per i bambini nelle Marche, poi ho iniziato a scrivere il nuovo noir per la Fratelli Frilli, la sesta indagine del commissario Lorenzi che, dopo due anni, ritorna sul palcoscenico con una indagine molto complicata. Oltre a questo devo realizzare il libro-guida-fotografico del viaggio in bicicletta che ho fatto lungo l’Italia per aiutare i terremotati, iniziare il libro video-intervista sulle lotte dei lavoratori delle piattaforma petrolifere che mi viene richiesto da Vittorio Agnoletto fin dal 2011 e che invece sfociò nel primo romanzo noir “Morte nel trullo” [a proposito, è incredibile, uscito a giugno 2012 continua a vendere, vendere, vendere… chiaramente piccoli numeri ma è una costante…], poi realizzerò il CD con le canzoni di Ben, Tondo e gatto Peppone, sto lavorando a un progetto teatrale e alla realizzazione di un disco di mie canzoni che ho iniziato a portare in giro e a presentare/cantare in alcune occasioni… ma questo è un lavoro più lento e complicato… chiaramente tutto questo mentre faccio l’elettricista, vado in giro, mi occupo di politica e attività culturali… un bell’impegno
 Grazie mille per la tua sempre cordiale disponibilità e a presto sulle pagine dei gufi narranti.

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