Autunno di vita. Riflessione poetica di Sandra Pauletto

Autunno di vita Riflessioni di Sandra Pauletto

Il mare s’increspa, con piccole onde bianche, che s’inseguono veloci, una dietro l’altra.

Piccole vele sulla linea d’orizzonte dondolano, sulla distesa azzurra.

Minuscoli luccichii ormai sbiaditi poggiano sul mare, come stelle cadute dal cielo.

Il vento solleva piccole gocce d’acqua e le porta via con se, le fa volare in aria, per poi buttarle addosso a qualche gabbiano, che riesce a stento a volare contro di lui.

Anche sul mare è arrivato l’autunno con la sua aria cruda che profuma ancora d’estate.

E’ rimasto qualche bagnante che spera di sentire su di lui il calore rassicurante del sole, ma la sua forza non è più la stessa, anche il sole combatte contro il vento, che soffiando, lo sta allontanando dalla Terra rendendolo incapace di far sentire il suo calore, a chi, ancora, sta li ad aspettarlo.

Le foglie ormai si stanno indebolendo, si salutano una con l’altra per poi buttarsi nella loro ultima danza, che piroettando, lentamente, le depositerà a terra assieme a tante altre.

Dall’alto gli alberi sempre più spogli levano al cielo le loro braccia, a supplicare Iddio di rendergli le loro figlie con le quali hanno vissuto tutta l’estate, e che ora vedono ai lor piedi invecchiare e marcire nell’eterno ed inarrestabile cerchio della vita

Solo quando anche l’ultima sua creatura sarà caduta, e il vento continuerà beffardo a soffiargli addosso, sentiremo il pianto dell’albero che, piegandosi a destra e a sinistra, cercherà invano di toccar terra con i rami, per prendersi ciò che gli è stato tolto, mentre certe foglie cercheranno con il vento di tornare a lui, inconsapevoli che il loro sforzo sarà inutile

Tutto avverrà come sempre avviene…download

Noi cerchiamo spesso di ottenere qualcosa senza pensare a quello che vogliamo, tutto ci sembra irrinunciabile, e soffriamo inutilmente per raggiungere qualcosa che riteniamo ci appartenga, o ci debba appartenere, dimenticandoci dell’albero e degli inutili sforzi che fa…

Ma come per l’albero anche per noi, dopo l’autunno e l’inverno tornerà primavera, portandoci nel modo più naturale possibile ciò di cui abbiamo bisogno, come in modo naturale le foglie torneranno al loro ramo.

Salutiamo l’autunno con un sorriso sulle labbra con la coscienza pulita, di chi sa che prima o poi tutto rinasce, e che noi quando questo succederà, saremo qui ad aspettarlo.

Trieste, 2 ottobre ’04

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