Accadde nel 2017 Almanacco dei fatti (prima parte)

Almanacco 2017 (prima parte)

L’inizio del 2017 sembra ripetere il copione già visto negli ultimi anni. Immagini luttuose con centinaia di vittime a causa di: terrorismo, calamità naturali e drammatici affondamenti nelle acque della disperazione. I criminali che dietro false convinzioni dimostrano la vigliaccheria più bieca, nascosta da falso e solo apparente coraggio, continuano imperterriti a terrorizzare e mietere vittime.

GENNAIO

Il primo gennaio 2017, a Istanbul nel quartiere di Besiktas, all’una e quindici un uomo apre il fuoco all’ingresso del locale notturno “Reina”, abitualmente frequentato da turisti occidentali. Cadono, colpiti a morte, due persone. Con in mano un Ak-47 il terrorista continua a sparare anche all’interno del locale, quindi riesce ad allontanarsi confondendosi nel buio della notte.

1 gennaio 2017 attentato terroristico a Istanbul

I mezzi di soccorso, che accorsero sul luogo, trovano 39 morti e una settantina di feriti.

L’Isis rivendicò con enfasi l’attentato. L’obiettivo, molto presumibilmente, era colpire lo spirito moderno ed occidentale della capitale turca. La polizia riuscirà ad individuare ed arrestare l’assassino qualche giorno dopo. Si tratta di un uzbeko di 34 anni di nome Abdulkadir Masharipov.

Due giorni dopo cambia lo scenario, ma il risultato è sempre il medesimo. Corpi dilaniati, sangue, urla di dolore e morti.

Baghdad diventa il tragico teatro di tre attentati. In un mercato del quartiere sciita di Sadr City una autobomba esplode lasciando per terra 39 morti e ferendone 65. Altre due esplosioni avvengono davanti agli ospedali di Al Kindi e Al Jawader. Altri 30 morti insanguinano le strade della città irachena. L’Isis canta ancora vittoria orgogliosamente.

Almanacco
3 gennaio 2017 Baghdad

Passano pochissimi giorni e la capitale irachena è presa di nuovo di mira dal terrorismo e la mattina dell’8 gennaio, sempre nel quartiere sciita di Sadr City, al mercato di Jamila un’autobomba esplode causando 12 morti e 39 feriti, ma il terrorismo, non pago, continua a mietere vittime. In un’altra zona della città, nel quartiere di Baladiyat, l’esplosione di un kamikaze uccide altre 6 persone e ne ferisce 16.

Il 9 gennaio la martoriata Gerusalemme è testimone di un attentato terroristico da parte di un combattente dell’Isis. A Talpiot, un quartiere della città, un arabo-israeliano ha investito con un camion un gruppo di militari che erano appena scesi da un autobus. Quattro soldati poco più che ventenni, tre donne e un uomo, sono rimasti uccisi, mentre 13 sono i feriti. Il killer Fadi al-Qanbar ha vigliaccamente anche inserito la retromarcia per passare sui corpi a terra. I militari hanno immediatamente ucciso il terrorista

Il 18 gennaio un terremoto colpisce il centro Italia. Tre scosse al di sopra di magnitudo 5 tra Lazio Abruzzo e Marche.

La contemporaneità del terremoto e della forte nevicata, che in quelle ore si stava abbattendo sulla zona, causa una valanga mortale sull’Hotel Rigopiano di Farindola, un paese nel cuore dell’Abruzzo, sul versante pescarese del Gran Sasso.

“La gente sta morendo e voi non vi rendete conto” Questa è una intercettazione del consigliere regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri mentre parla con Claudio Ruffini, segretario del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso.

A nulla è valso il grido di allarme,di rischio slavine e valanghe sull’Hotel di Rigopiano, che anni prima, il responsabile del soccorso alpino di Farindola, Antonio Crocetta e la guida alpina, Pasquale Iannetti, avevano inoltrato al sindaco di Farindola e al corpo nazionale del soccorso alpino di Penne.

Ci fu, la ormai accertata sottovalutazione delle telefonate di richiesta di soccorso dalla Spa di Rigopiano. Per questo motivo la Procura di Pescara ha inviato avvisi di garanzia a 23 persone: dal Prefetto, al Sindaco di Farindola, al Presidente della Provincia e ad amministratori e funzionari pubblici. Sono indagati per omissione nella gestione dell’emergenza maltempo e del coordinamento dei soccorsi. Le accuse contestate vanno dall’omicidio plurimo colposo, alle lesioni plurime colpose, al disastro doloso, all’abuso d’ufficio e anche agli abusi per l’edificazione dell’hotel.

Alle 7 del 18 gennaio, Bruno Di Tommaso, amministratore unico del’Hotel di Rigopiano, inviava e-mail al Prefetto di Pescara, al Sindaco di Farindola, al Presidente della Provincia e alla polizia provinciale richiedendo un intervento immediato in quanto la situazione era diventata preoccupante, con i clienti terrorizzati e con le strade bloccate dalla neve. Richieste rimaste inascoltate.

Dopo alcune scosse di terremoto, verso le 17 una massa di neve ghiacciata si stacca dalla parete del monte Siella. La valanga che si forma precipita da 2400 metri ad una velocità di 100 chilometri all’ora. Non conosce ostacoli, rade al suolo un bosco e scarica 120 mila tonnellate di neve e detriti sull’albergo spostandolo di 10 metri. Sorprendendo tutti gli occupanti. Passano 40 ore prima che i soccorsi riescano a tirare fuori i primi sopravvissuti, che alla fine saranno undici, mentre sotto la neve troveranno la morte 29 persone. Gli ultimi due dispersi saranno trovati una settimana dopo la tragedia.

Hotel Rigopiano

Il 19 gennaio viene estradato, negli Stati Uniti, il messicano Joaquin Archibald Guzman Loera detto “El Chapo”, il capo del Cartello di Sinaloa, signore della droga internazionale. Uno degli uomini più ricchi del mondo. Possiede una flotta di sottomarini, aerei, barche e camion per far giungere la droga ovunque. Gli Stati Uniti hanno ottenuto l’estradizione del criminale garantendogli però di non condannarlo alla pena di morte. Adesso El Chapo si trova a Manhattan “ospite” del Metropolitan Correctional Center di New York.

El Chapo

Il 20 Donald Trump viene eletto 45° Presidente degli Stati Uniti.

Il 30 a Quebec City, in Canada, il 27enne franco-canadese, Alexandre Bissonette entra in una moschea e con il fucile d’assalto Ak-47 apre il fuoco su gente ignara dedita alle preghiere. Muoiono sei persone, tutti stranieri, 19 sono feriti di cui alcuni molto gravi. Il ragazzo, che è stato arrestato si scoprirà simpatizzante di Trump, delle forze militari israeliane e di Marine Le Pen.

FEBBRAIO

Il 12 febbraio, in Germania, si tengono le elezioni presidenziale che vengono vinte dal socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier.

Contemporaneamente si svolgono le elezioni presidenziali in Turkmenistan, che vedono la vittoria del 59enne Gurbanguly Berdymukhamedov. L’ex Ministro della Sanità viene rieletto con una maggioranza bulgara dell’oltre il 97 %, dopo aver preso il posto dieci anni fa di Niyazov, e sarà presidente per i prossimi 7 anni.

Il 22 febbraio viene annunciata la scoperta di sette pianeti simili alla Terra in un altro sistema solare.

Trappist – 1

Trappist – 1, una stella nana rossa nella Costellazione dell’Acquario, a 40 anni luce da noi, con una temperatura superficiale di 2400 °C, ha sette pianeti che le orbitano intorno. I tre pianeti più interni dovrebbero essere di natura rocciosi e troppo caldi, quello più distante potrebbe invece avere la superficie ghiacciata, ma su quelli che si trovano nella fascia ritenuta di abitabilità potrebbero avere una temperatura da permettere la presenza di acqua liquida e quindi dello sviluppo della vita.

MARZO

Il 15 marzo si svolgono le elezioni legislative nei Paesi Bassi.

Malgrado le previsioni davano probabile vincitore il Partito per la Libertà di Geert Wilders, la vittoria sorride al premier uscente Mark Rutte del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia. Crolla invece clamorosamente il Partito Laburista. Viene comunque quindi scongiurata la consegna del paese ai populisti e xenofobi di Wildwers.

Il 22 marzo alle 14:45 un Suv della Hyundai, con alla guida un uomo vestito di nero, sale sul marciapiede adiacente al Parlamento di Westminster di Londra e investe numerosi pedoni, tra cui molti turisti, quindi ferma la sua corsa contro la cancellata.

22 marzo attentato a Londra

Khalid Masood, cittadino britannico 52enne con precedenti penali, scende dalla macchina impugnando un coltello e si dirige verso l’entrata del Parlamento, dove viene affrontato da un agente che viene colpito a morte. Sul posto si trova anche una guardia del corpo di un parlamentare che affronta il criminale uccidendolo. Il primo bilancio è di 5 morti (compreso l’attentatore) e 35 feriti alcuni molto gravi.

APRILE

Il 2 aprile le elezioni Presidenziali in Serbia vedono la vittoria del candidato del Partito Progressista Aleksandar Vucic, che con il 55% di voti impedisce di fatto il pericolo nazionalpopulista e antieuropeo.

Il 3 aprile una bomba rudimentale esplode in un vagone della metropolitana di San Pietroburgo. L’ordigno si innesca alle 14:40 in una galleria tra due stazioni ma grazie al conducente riesce ad arrivare alla stazione di “Sennaya Ploshad” consentendo ai feriti di poter ricevere le prime cure del caso e ad una veloce evacuazione. La bomba è piena di chiodi e pezzi di ferro per aumentarne gli elementi lesivi. Il primo bilancio è di 14 morti e 45 feriti, quasi tutti in gravi condizioni. Un altro ordigno, trovato in un’altra stazione della metropolitana, viene disinnescato dagli artificieri russi impedendogli di esplodere. L’autore dell’attentato dovrebbe essere un cittadino russo di etnia uzbeka di nome Akbarzhom Jalilov.

Il 4 aprile tutti i media riportano la notizia di un avvelenamento provocato da un raid aereo con il rilascio di “gas tossici” sulla città siriana, controllata dai ribelli, di Khan Sheikhun. L’attacco avrebbe fatto più di 80 morti, tra i quali dei bambini. Moltissimi dubbi sorgono a vedere le immagini che sempre i media fanno circolare. Secondo esperti, che hanno avuto modo con calma di visionare i video, avvalendosi di testimonianze più precise e del sostegno di Google Earth, l’attacco al gas nervino non sarebbe mai avvenuto. In realtà, come confermato anche dai russi, il gas tossico sarebbe uscito da una fabbrica chimica usata dai ribelli per produrre armi.

Tre giorni dopo Trump ordina una rappresaglia con 59 missili Tomahawk contro una base militare di Assad vicino ad Homs. Alla fine del bombardamento ci sono 15 morti di cui 4 bambini.

Sempre il 7 aprile, alle 15, Stoccolma diventa il palcoscenico per l’ennesimo attentato terroristico. Un camion, sulla via pedonale di Drottninggatan, piomba sulla folla ignara uccidendo 4 civili e ferendone 10, terminando la sua folle corsa contro una vetrina del grande magazzino Ahlens. La polizia svedese ha arrestato Rakhmat Akilov, 39enne uzbeko, che ha ammesso di appartenere all’Isis.

7 aprile Stoccolma

La domenica delle Palme, 9 aprile, il Cairo è scossa da un doppio attentato a due chiese cristiano-copte.

A Tanta, città sul delta del Nilo, nella chiesa Mar Girgis gremita da circa 2000 fedeli, una esplosione vicino all’altare causa 27 morti e 78 feriti. La pista più accreditata sembra quella di un kamikaze che si è lasciato esplodere.

Qualche ora dopo, nella capitale copta egiziana di Alessandria, un’altra esplosione sempre causata da un kamikaze. Il luogo preso di mira dai terroristi dell’Isis è la chiesa di San Marco. L’attentatore rimasto bloccato dai responsabili dei controlli che gli hanno impedito di entrare nella Cattedrale, dove il Patriarca Tawadros II celebrava la messa, ha deciso di farsi esplodere davanti al portone causando la morte di 17 persone e il ferimento di 48. Il Ministero dell’Interno egiziano sostiene di aver individuato l’attentatore. Si tratterebbe di Mahmoud Hassan Mubarak Abdullah di 30 anni.

Il 16 aprile si svolge il referendum Costituzionale in Turchia in merito all’approvazione di una serie di 18 emendamenti proposti dal partito islamico-conservatore e condivisi dal partito di estrema destra MHP. Il Si vince con il 51% dei voti. E’ una vittoria, seppur risicata di Erdogan che ottiene quello che voleva fortissimamente, aumentare il suo potere trasformando il paese in una repubblica presidenziale.

Il 20 aprile, in tarda serata, sugli Champs Elysées un uomo si avvicina ad un furgone della Polizia nei pressi di un semaforo, con una vecchia Audi A4 color argento, scende dall’auto e imbracciando un kalashikov falcia un poliziotto, uccidendolo sul colpo e ne ferisce gravemente altri due, ma mentre cerca di allontanarsi velocemente viene raggiunto mortalmente dai colpi di altri agenti giunti nel frattempo. Il nome dell’attentatore, secondo la rivendicazione dell’Isis, sarebbe Abu Yusuf al-Beljiki che ne definirebbe l’origine belga.

MAGGIO

Il 4 maggio alle elezioni parlamentari in Algeria solo il 35% della popolazione va a votare manifestando la propria protesta. Vincono i due partiti di governo. Il Fronte di Liberazione (FNL) del Presidente Abdelaziz Bouteflika, sulla sedia a rotelle da quando fu colpito da ictus nel 2013, e il Raduno Nazionale per la Democrazia (RND).

Il 7 maggio in Francia si tiene il secondo turno delle elezioni presidenziali che vedono Emmanuel Macron battere la candidata della destra populista Marine Le Pen.

Macron e Le Pen

Il 9 elezioni presidenziali in Corea del Sud. Vince il candidato cattolico del Partito Minju (Partito Democratico di Corea) Moon Jae-in, figlio di rifugiati nord coreani.

Il 19 Presidenziali in Iran. Il popolo decide di rieleggere il Presidente uscente Rohani.

Il 21 maggio la Juventus vince il sesto scudetto consecutivo, un’impresa che mai nessuno era riuscito a fare. Lo scudetto del 2016/2017 si aggiunge alla Coppa Italia. Un anno straordinario per Allegri e la squadra bianconera.

Il 22 nella Manchester Arena, alla fine del concerto di Ariana Grande, mentre la gente esce dall’Arena, una esplosione ha causato la morte di 22 persone, tra i quali anche dei bambini e il ferimento di 59. L’attentatore è Salman Abedi di 23 anni, cittadino britannico di origine libiche. Fra le vittime sono stati trovati anche i suoi resti.

Il 29 due autobombe sono esplose a distanza di poche ore una dall’altra in due quartieri di Baghdad. La prima esplosione è avvenuta in una zona a maggioranza sciita dove molti iracheni affollavano un locale per prendersi un gelato dopo la fine del digiuno quotidiano imposto dal Ramadan. La seconda esplosione nelle prime ore del mattino del 30 maggio vicino al Ponte dei Martiri. I due attentati hanno causato almeno 30 morti e un centinaio di feriti. Coinvolti anche molti bambini. La Polizia ha deciso di vietare l’uso del velo integrale perché i terroristi, a volte, indossano abiti femminili per compiere gli attentati.

GIUGNO

Il 3 giugno, poco dopo le 22:00, un furgone bianco della Renault, con tre uomini a bordo, investe diversi pedoni sul London Bridge. Dopo avere terminato al sua corsa contro il pub Barrow Boy and Banker, il furgone viene abbandonato dai terroristi che continuano la loro opera criminale accoltellando alcuni passanti, prima di essere abbattuti dalla polizia londinese. Per terra rimangono alla fine 8 morti e 48 feriti.

I tre assassini sono: il pakistano di 27 anni Khuram Shazad Butt, l’italo-marocchino 22enne Youssef Zaghba e il 30enne di origine libico-marocchine Rachid Redouane.

L’8 giugno si svolgono nel Regno Unito le consultazioni, fortissimamente, volute da Theresa May con la speranza di poter accrescere il vantaggio dei Tory in Parlamento. La May vince ma in realtà si è una pesante sconfitta per il governo. I Tory perdono molti seggi rispetto alle consultazioni precedenti mentre aumentano vistosamente quelli del Partito Laburista di Jeremy Corbyn. L’affluenza del 69% , la più alta degli ultimi 20 anni, accredita ulteriormente il risultato finale. I Tories, dopo la batosta, devono ricorrere ai seggi degli Unionisti nordirlandesi del Dup per un governo di minoranza. Per la May è un barcollo ma non mollo.

La May e la leader del Dup Arlene Foster

L’11 giugno si svolgono le elezioni amministrative in Italia in poco più di mille comuni.

All’una di notte del 14 giugno, nella zona ovest di Londra, per il cattivo funzionamento di un frigo congelatore, divampa un incendio alla Grenfell Towers.

Grenfell Towers.

Partendo dai piani bassi il rogo raggiunge i 24 piani del grattacielo di edilizia popolare. Per tutta la notte le fiamme illuminano Londra e consumano le vite di 79 persone date per disperse o presunte morte. Il palazzo costruito nel 1974 aveva avuto ultimamente numerose denunce da parte dei condomini per le scarse condizioni di sicurezza. Nell’incendio hanno perso la vita anche una coppia di italiani che si trovavano a Londra per lavoro. Gloria Trevisan di 27 anni e il fidanzato Marco Gottardi coetaneo.

Prima parte

Alberto Zanini

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